Domani la Camera approverà in via definitva il decreto legge che disciplina l'esame 2020 per l'accesso all'avvocatura e il Pd si è molto impegnato per raggiungere questo traguardo e consentire finalmente ai 26.000 aspiranti di svolgere le prove, dopo i rinvii resi necessari dalla difficile condizione della pandemia. Le modalità di svolgimento individuate, sia pure eccezionali, garantiscono tempi sufficientemente rapidi, e insieme una verifica adeguata della preparazione dei candidati, senza sacrificare la trasparenza e l'indipendenza del giudizio.
Ci auguriamo che l'occasione possa anche favorire la discussione in commissione Giustizia sui progetti di riforma delle modalità di preparazione e di accesso alla professione di avvocato, basate oggi su un modello universitario molto teorico e senza indirizzi pratico forensi, una pratica spesso non retribuita, e un esame che tende alla selezione più che ad una seria valutazione della preparazione.
Lo afferma Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia della Camera.