Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 9 Giugno, 2021
Nome: 
Giuditta Pini

A.C. 3045-A

Grazie, Presidente. Sarò brevissima, perché i colleghi che mi hanno preceduto hanno ben spiegato le caratteristiche di questo decreto che, sostanzialmente, è quello che ci sta succedendo in questi giorni, quindi la riapertura sempre graduale, ma sempre più inesorabile e le nuove regole con cui, finalmente, torniamo alla vita tutti insieme, che sono dovute, da una parte, al superamento della pandemia e, dall'altra, al grande successo della campagna vaccinale che sta andando molto bene e che consente una serie di cose, tra cui, come è stato spiegato bene, il green pass.

C'è un tema che sta particolarmente a cuore al Partito Democratico, ma direi a tutti i membri della Commissione affari sociali che hanno lavorato su questo tema, che è nei primi articoli del provvedimento: la riapertura delle visite all'interno delle RSA, la riapertura delle visite all'interno degli ospedali e, quindi, la possibilità, grazie ai vaccini e grazie ai certificati verdi, di tornare anche in quei luoghi che erano stati per tanto tempo, proprio a tutela di chi era dentro, preclusi. È un punto su cui abbiamo lavorato molto come Commissione e che siamo contenti che il Ministro della Salute abbia integrato nel testo.

Questo decreto va a coprire fino al 31 luglio e siamo, come spesso accade, in dirittura di arrivo nel momento in cui lo stiamo convertendo. Ci sono moltissime cose da dire, sono state già quasi tutte dette, quindi io mi limito a questo. Osservo solo, a margine, visto che è stato citato prima - questo magari lo lasciamo al dibattito futuro dell'Assemblea -, che il fatto che nel nostro Paese le persone preferiscano, a volte, accettare sussidi o sostegni, come il reddito di cittadinanza o il sussidio per la disoccupazione, invece che accettare un posto di lavoro, forse non è dovuto al fatto che non hanno voglia di lavorare, forse il problema è che i salari e la qualità del lavoro sono talmente tanto bassi e umilianti che, giustamente, le persone stanno iniziando a dire di no e, forse, in quest'Aula bisognerebbe iniziare a discutere su come ripensare il lavoro nel nostro Paese dopo questa pandemia, anche grazie a queste riaperture e ai vaccini che ci sono.