“La casa di reclusione di Sulmona è da anni interessata da una grave carenza di organico; si parla di un buco di circa quaranta agenti di polizia penitenziaria; i funzionari giuridici-pedagogici, che attualmente sono solo in tre, a fronte dei sei previsti, devono seguire il trattamento di 400 detenuti;
questa grave carenza mette a rischio le condizioni organizzative e di lavoro del personale; inoltre il personale di Polizia Penitenziaria e Funzioni Centrali versa in una seria condizione di disagio, si rischiano ricadute in termini di sicurezza ed efficienza del carcere e della collettività; con la legge di Bilancio per il 2021 sono state approvate 1935 nuove assunzioni di agenti di polizia penitenziaria, nell’ambito del piano quinquennale volto anche alla efficienza e sicurezza degli istituti penitenziari. Chiediamo pertanto di intervenire per colmare le gravi carenze di organico e di personale nel carcere di Sulmona anche in considerazione delle particolari esigenze legate alla tipologia di popolazione in questa detenuta”. Lo dichiara la deputata Pd, Stefania Pezzopane, che ha presentato una interrogazione alla Ministra della Giustizia.
“ Nel carcere di Sulmone - prosegue Pezzopane - attualmente sono presenti circa 400 detenuti, di cui più di 50 detenuti di alta sicurezza che provengono dal 41bis e circa 280 di alta sicurezza la maggior parte condannati per 416 bis e altri art.74; per il resto sono detenuti di media sicurezza e collaboratori di giustizia; circa 160 detenuti scontano un ergastolo. Si apprende inoltre che a breve il carcere di Sulmona, attualmente classificato di 1° livello, dotato di un’unica dirigenza, potrebbe diventare di 1° livello a doppia dirigenza, a seguito dell'apertura di un nuovo padiglione che ospiterà altri 160 detenuti, arrivando a superare la soglia dei 500 detenuti, unico caso in Italia in un territorio che vede la soppressione del Tribunale ancora in prorogatio a causa del sisma del 2009; per questo bisogna intervenire subito”, conclude Pezzopane.