"Chi sbarca in Italia, Spagna, Grecia vuole venire in Europa ed è iniquo e inefficace far carico della gestione dei flussi migratori solo ai Paesi di primo approdo. Il Regolamento di Dublino va finalmente superato da una politica europea fondata su condivisione e assunzione comune di responsabilità, come ha proposto la stessa Commissione europea incontrando tuttavia la resistenza di chi preferisce chiudere gli occhi per non fare i conti con la realtà".
Lo ha detto il presidente della Commissione esteri della Camera dei deputati, Piero Fassino, nel suo intervento al Consiglio d'Europa nel dibattito sui flussi migratori e la pressione dei paesi in prima linea.
"Da qui - continua - alla fine del secolo l'Europa avrà 60/70 milioni di abitanti in meno e per mantenere gli attuali livelli di sviluppo e prosperità l'Europa ha bisogno di un contributo demografico aggiuntivo che non può che venire dall'immigrazione. E allora - conclude - anziché alzare muri, blindare frontiere, confinare donne e uomini in campi in condizioni indecenti e umilianti, l'Europa si dia finalmente una strategia adeguata: corridoi umanitari per i profughi, canali legali per quote di migranti economici negoziate con i Paesi di origine, affidi familiari per garantire affetto e amore ai minori non accompagnati, normativa europea comune e la redistribuzione dei richiedenti asilo".