Al Ministro della salute . — Per sapere – premesso che:
da quanto emerge dall'ultimo rapporto dell'Istituto superiore di sanità aggiornato al 5 luglio 2021 in Italia, in base ai dati attualmente disponibili, la percentuale dei casi da varianti «kappa» e «delta» riportati al sistema di sorveglianza integrata COVID-19 è aumentata dal 5,2 per cento nel mese di maggio 2021 al 27,7 per cento nel mese di giugno 2021;
si prevede che in Europa il 70 per cento delle nuove infezioni da SARS-CoV-2 sarà dovuto alla variante «delta» entro l'inizio di agosto 2021 e il 90 per cento entro la fine di agosto 2021;
al fine di contenerne l'impatto, è importante mantenere l'incidenza a valori che permettano il sistematico tracciamento della maggior parte dei casi positivi e il sequenziamento massivo di SARS-CoV-2;
grazie alla piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti di SARS-CoV-2 (I-Co-Gen), sviluppata dall'Istituto superiore di sanità e attiva dalla fine di aprile 2021, la rapidità della capacità di sequenziamento dei ceppi virali circolanti è passata dal circa 0,5 per cento di gennaio 2021 al 2,5 per cento di giugno 2021, anche se si è ancora lontani dalle percentuali degli altri maggiori Paesi europei;
in vista di una sempre maggior riapertura delle attività economiche, sociali, culturali, turistiche, sportive nonché in previsione della riapertura dell'anno scolastico 2021-2022 in presenza, è necessario continuare a monitorare con grande attenzione la circolazione delle varianti e, in particolare, la presenza di mutazioni riconducibili ad una maggiore trasmissibilità e/o associate ad un potenziale immune escape;
inoltre, come è stato evidenziato anche dal presidente del Consiglio superiore di sanità, una sola dose di vaccino non copre adeguatamente dalla variante «delta» ma è necessario completare il ciclo vaccinale per avere una protezione adeguata dalla patologia grave e ancor di più per il rischio letale;
per il periodo estivo vi è la preoccupazione di un possibile rallentamento della campagna vaccinale con il rischio, in alcune zone del Paese, del blocco o del rinvio delle prenotazioni per chi non ha ancora ricevuto la prima dose;
lo stesso Comitato tecnico-scientifico non ha escluso la possibilità di reintrodurre la cosiddetta «zona rossa» là dove si dovessero verificare dei cluster –:
se il Ministro interrogato non ritenga necessario adottare misure volte a garantire il tracciamento della diffusione delle varianti, un potenziamento della genotipizzazione ed un incremento delle dosi di vaccino al fine non solo di evitare un possibile rallentamento della campagna vaccinale nei mesi estivi, ma anche di mettere così in sicurezza la popolazione ultrasessantenne non ancora vaccinata, il personale scolastico e gli studenti in età vaccinale.
Seduta del 14 luglio 2021
Illustrazione di Luca Rizzo Nervo, risposta del Ministro della Salute Roberto Speranza, replica di Elena Carnevali
LUCA RIZZO NERVO. Grazie, Presidente. Ministro, è ormai sotto gli occhi di tutti il significativo aumento dell'incidenza della variante delta del virus SARS- CoV- 2 cresciuta negli ultimi mesi del 30 per cento e destinata, secondo le proiezioni, a rappresentare, entro la fine dell'estate, il 90 per cento delle nuove infezioni.
Questa evidenza chiede, come abbiamo avuto modo di ricordare spesso in questi mesi, un rafforzamento della capacità di tracciamento del contagio, da un lato, e una maggiore capacità di sequenziamento dei ceppi virali, dall'altro, per garantire la capacità di intercettare tempestivamente le nuove varianti del virus e la diffusione delle varianti già conosciute. Bene, in questo senso, l'accoglimento nel “decreto Sostegni-bis” dell'emendamento del PD per potenziare e meglio coordinare le attività dei laboratori analisi e dei centri di sequenziamento genomico con questo obiettivo, ma non basta: in vista della sempre maggiore riapertura delle attività economiche e sociali, della scuola a settembre, è necessario che sia il tracciamento sia il sequenziamento sia la campagna vaccinale non solo non rallentino, ma, al contrario, vengano potenziati e accelerati. Per queste ragioni chiediamo a lei, Ministro, quali ulteriori misure straordinarie intenda adottare per garantire il tracciamento delle varianti, la loro tipizzazione e un incremento della campagna vaccinale, in particolare per la popolazione ultrasessantenne non ancora vaccinata, il personale scolastico e gli studenti in età vaccinale.
ROBERTO SPERANZA, Ministro della Salute. Ringrazio l'onorevole Rizzo Nervo e il gruppo del Partito Democratico per aver posto l'attenzione su un tema che credo sia decisivo ed è anche profondamente dentro l'agenda di queste ore.
I dati della campagna di vaccinazione in Italia sono incoraggianti e positivi: oggi supereremo 59 milioni di dosi somministrate e procediamo con una media quotidiana di oltre 530 mila dosi somministrate ogni giorno. C'è un'adesione significativa in modo particolare nelle generazioni più in avanti negli anni e in modo particolare, per esempio, gli over 80 sono ormai oltre il 90 per cento. Non vi è alcun dubbio che la variante Delta stia producendo in tutta Europa, ma non solo in Europa, un significativo aumento dei casi, che richiede a tutti noi la massima attenzione e alle autorità sanitarie di seguire il tutto con assoluta accortezza.
L'ECDC, che è la nostra agenzia europea di riferimento per la sorveglianza e il controllo delle malattie, prevede che molto presto questa variante diverrà prevalente in tutta Europa e tutti gli elementi fanno pensare che la stessa valutazione sarà valida anche per l'Italia. Come si diceva, con la regia dell'Istituto superiore di sanità noi abbiamo lavorato negli ultimi mesi per rafforzare la nostra capacità di sequenziamento. Ci sono 112 laboratori, sotto la regia dell'Istituto superiore di sanità, che lavorano per sequenziare. Il dato definitivo del mese di giugno è al momento quello del 6 per cento dei casi che vengono sequenziali; dobbiamo lavorare per aumentarli ancora. Noi lavoriamo anche perché questa rete non sia una rete legata soltanto alla vicenda del COVID, che pure oggi ha una valenza straordinaria, ma che sia una rete che rafforzi il sistema Paese e abbia capacità di tenuta anche al di là del COVID. La stessa cosa vale per il tracciamento, che dobbiamo sicuramente continuare a tenere a livelli assolutamente alti, e vale per le altre due cose fondamentali: da un lato, chiaramente, il rispetto delle norme, l'utilizzo corretto delle mascherine, il distanziamento, l'utilizzo intelligente, per esempio, del green pass, che è uno strumento importante.
Mi fa piacere condividere con l'Aula che, a stamattina alle ore 7, 28 milioni e 400 mila green card sono state scaricate dai nostri portali informatici. È un numero molto significativo, che credo dovremo ben utilizzare ancora. E poi, per concludere, chiaramente la campagna di vaccinazione, che, ribadisco, è e resta lo strumento fondamentale che può portarci fuori da questi mesi così difficili.
ELENA CARNEVALI. Grazie, signor Presidente. Grazie, Ministro, per la risposta perché credo che la capacità vaccinale giornaliera, delle oltre 500 mila vaccinazioni, debba essere un obiettivo che dobbiamo perseguire. Abbiamo dei doveri che abbiamo detto qui, in quest'Aula, più volte: il primo, riuscire a vaccinare la popolazione scolastica e il personale scolastico. Da qui un'attenzione particolare, proporrei in quest'Aula anche la chiamata diretta - lo facciamo anche per le vaccinazioni antinfluenzali - di coloro che poi staranno vicino ai nostri studenti, se noi abbiamo l'esigenza e il dovere di garantirgli di poter ritornare in presenza.
Secondo, benissimo l'attività di sequenziamento, e ha ragione quando dice che dobbiamo andare oltre questo 6 per cento. In più, piuttosto che giocare, come sempre, a dalle parti in commedia e non riflettere su quello che sta avvenendo, abbiamo sentito ora, in questi minuti, che in Catalogna abbiamo 100 mila casi in tre settimane di incremento, con ricoveri, ahimè, ancora ospedalieri, in terapia intensiva, anche nella popolazione giovanile.
Siccome gli obiettivi che abbiamo raggiunto, compreso quello di ritornare a vivere, di avere una vita sociale, una vita economica, sono nell'interesse di tutti, credo che, piuttosto che dire di no a qualsiasi utilizzo, dobbiamo fare in modo che il numero significativo delle 28 milioni di persone che hanno il green pass diventi sempre più alto, riflettere anche sul suo utilizzo, senza dire che non si può neanche provare a discutere. Credo che quest'Aula debba avere un unico obiettivo, che è quello che il Ministro sta seguendo, tutti noi, a partire dal Premier Draghi, che è quello di riuscire ad avere una campagna vaccinale efficace, che riesca ad essere il più permeata possibile e garantire quelle attività di sequenziamento e tracciamento che sono fondamentali per arginare soprattutto le varianti del virus. Solo così ragioneremo in una logica di sicurezza del Paese e di sicurezza per tutti.