“L’Italia ha di fronte a sé un piano di interventi di dimensioni storiche, per questo la 'macchina decisionale' dovrà essere realmente rappresentativa del Paese. E' quindi molto importante che sia stato approvato l’emendamento a mia prima firma che introduce la parità di genere nelle strutture che avranno a che fare con la governance del Pnrr”. Lo dichiara la presidente della commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, riferendosi a organismi come la nuova Commissione tecnica Via, la Soprintendenza speciale, il Comitato speciale istituito presso il Consiglio superiore dei lavori pubblici e il Comitato nazionale di valutazione della ricerca (dove la parità di genere è già garantita su 10 dei 15 membri).
“Il decreto-Legge Recovery – spiega la presidente Rotta – risponde alla necessità di far realizzare nei tempi stabiliti un Piano da 240 miliardi di euro. Va da sé che un’adeguata rappresentanza femminile sia fondamentale nelle strutture chiamate a definire le politiche che si occupano della costruzione del futuro del Paese”.
“Le donne – ricorda Rotta – sono state quelle che più hanno subito le conseguenze della pandemia e sono state in prima fila per combatterla, rappresentando il 70 per cento del personale sanitario. E’ di tutta evidenza che non possano passare in seconda fila nel momento in cui si disegna l’Italia di domani”.