“Bene che anche il premier Draghi si faccia portavoce della questione delle infiltrazioni criminali sui fondi Ue. Questa è l’urgenza, che è molto più di una fotografia della situazione attuale ma rappresenta un allarme dettagliato, che con il comitato sulle infiltrazioni mafiose in epoca Covid che presiedo, abbiamo lanciato sistematicamente nel corso dell’ultimo anno. Ho sentito infatti il dovere di segnalare con grande anticipo al presidente del Consiglio il rischio di aggressioni mafiose (noi pensiamo che questa sia la definizione più appropriata per le importanti minacce che si vanno rilevando) al PNRR. E riteniamo di dover continuare a lavorare su questa questione anche nella ripresa delle attività del comitato.
Da tempo auspico un’attenzione maggiore da parte del Governo, e di conseguenza del Parlamento, su questo fronte. Le regole del gioco per la gestione dei fondi europei, buone in una fase “normale”, non è detto che siano ancora valide vista la straordinarietà del momento. La prima cosa da fare quindi è garantire l'impermeabilità dei fondi rispetto a ogni tipo di frode”.
Così in un nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, componente della Commissione Antimafia e presidente del Comitato per le infiltrazioni mafiose in epoca Covid.