“Oggi, durante il question time in commissione Esteri abbiamo chiesto al ministro Luigi Di Maio, quali siano le ragioni che hanno portato al blocco degli avvii dei giovani operatori volontari in alcuni Paesi esteri extra Schengen a causa della situazione sanitaria dovuta al Covid, considerando che tutti i volontari sono oggi vaccinati e che le condizioni sanitarie dei Paesi coinvolti appaiono attualmente migliori rispetto ai mesi scorsi”. Così in una nota le deputate dem Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera e Francesca Bonomo, componente della commissione Attività Produttive di Montecitorio, firmatarie dell’interrogazione.
“Nel rispondere – proseguono le due deputate Pd – il ministro Di Maio ha ribadito che i rilievi sulla sicurezza di alcuni paesi sollevati dal ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale non ha carattere vincolante e non corrisponde in alcun modo ad un divieto. Alla luce di ciò, auspichiamo che il Dipartimento per le Politiche Giovanili si assuma maggiori responsabilità e valuti caso per caso se sia possibile revocare il blocco. Sarebbe altresì auspicabile che si socializzasse con gli enti e i rappresentanti dei volontari quali siano i punti di criticità, paese per paese, con specifico riferimento agli aspetti relativi alle condizioni di sicurezza”.
“Infine – concludono Quartapelle e Bonomo – per favorire la rimozione possibili di motivi ostativi, sarebbe opportuno che l’assicurazione sanitaria con rimpatrio assistito per il Covid-19, dal costo di 500 euro, fosse a carico del Dipartimento o in alternativa si potrebbe studiare una formula assicurativa convenzionata con la Farnesina o il ministero della Difesa, così da non gravare sulle scarse finanze degli enti e favorire gli spostamenti all’estero dei volontari”.