Al Ministro dell'istruzione. – Per sapere – premesso che:
ormai da qualche anno, con la ripresa della scuola, si ripropone il problema dell'assenza dei libri di testo. Quest'anno, in particolare, i ritardi e le mancanze di alcuni titoli di primaria importanza stanno registrando livelli di assoluta gravità, ben peggiori rispetto agli anni trascorsi;
a circa tre settimane dall'inizio dell'anno scolastico, infatti, molti testi prenotati dalle famiglie non sono stati ancora consegnati ai librai e agli altri canali distributivi;
a denunciare questo quadro poco incoraggiante, in un momento in cui i bambini e i ragazzi auspicano di tornare alla normalità dopo quasi un anno e mezzo di pandemia, sono proprio le maggiori rappresentanze del settore;
la procedura per le adozioni dei testi prevede che entro il mese di maggio le scuole debbano comunicare ufficialmente la lista dei testi adottati al Ministero dell'istruzione e all'Associazione italiana editori, in modo che questi abbiano tempi consoni per la produzione degli stessi nei tempi e nelle quantità necessarie;
la situazione appare ancora più grave per quanto riguarda i testi per gli alunni della scuola primaria. In questo caso, nonostante si tratti di libri distribuiti gratuitamente alle famiglie con spesa a carico del comune di residenza, risulterebbero, invece, in larga parte disponibili solo su Amazon e a pagamento;
diverse famiglie, in considerazione di detta irreperibilità presso i canali che distribuiscono i testi e del sommarsi dei ritardi, hanno deciso di dotarsi degli stessi nel più breve tempo possibile, rinunciando anche alla gratuità prevista;
il ritardo, dovuto a ragioni fondamentalmente organizzative, ha evidenziato tutte le criticità del sistema fino ad ora in vigore –:
quali iniziative urgenti intenda intraprendere – per quanto di competenza – per garantire in tempi brevi la distribuzione territoriale dei libri di testo.
Seduta del 6 ottobre 2021
Illustrazione di Rosa Maria Di Giorgi, risposta del Ministro dell'Istruzione Patrizio Bianchi, replica di Flavia Piccoli Nardelli
ROSA MARIA DI GIORGI. Grazie, Presidente. Ormai da qualche anno, con la ripresa della scuola, si ripropone il problema della indisponibilità dei libri di testo. Quest'anno in particolare i ritardi e le mancanze di alcuni titoli di primaria importanza stanno registrando livelli di assoluta gravità, ben peggiori rispetto agli anni trascorsi. Abbiamo notizie molto preoccupanti. A circa tre settimane dall'inizio dell'anno scolastico, molti testi prenotati dalle famiglie non sono stati ancora consegnati ai librai e agli altri canali distributivi. La procedura per l'adozione dei testi - come sapete - prevede che, entro il mese di maggio, le scuole debbano comunicare ufficialmente la lista dei testi adottati al Ministero dell'Istruzione e all'Associazione italiana editori in modo che questi abbiano tempi consoni per la produzione degli stessi nei tempi e nelle quantità necessarie. Particolarmente grave ci giunge una circostanza che riguarda i testi per gli alunni della scuola primaria; in questo caso i libri che dovrebbero essere distribuiti gratuitamente alle famiglie sono, invece, spariti dal mercato, ma sembrerebbe che fossero disponibili soltanto su Amazon e a pagamento. Diverse famiglie, in considerazione di detta irreperibilità presso i canali che distribuiscono i testi e del sommarsi di ritardi, hanno deciso di dotarsi degli stessi, quindi a pagamento, rinunciando alla gratuità. Quindi, una situazione inaccettabile. Ministro, le chiedo quali iniziative si possano prendere per risolvere questo che mi sembra un problema effettivamente di grande gravità.
PATRIZIO BIANCHI, Ministro dell'Istruzione. La ringrazio molto onorevole Giorgi per questo quesito che mi dà modo di ricordare in questa sede che, con nota n. 5.272 del 12 marzo 2021, il Ministero ha fornito le istruzioni per permettere alle istituzioni scolastiche di attenersi nei tempi e nei modi all'adozione dei libri di testo anche per questo anno scolastico. Nella predetta nota, il Ministero ha indicato chiaramente i termini da rispettare per l'adozione dei libri di testo, sia nella scelta degli stessi testi sia nella fase successiva di comunicazione dei dati relativi. Come lei ha ricordato, entro il 31 di maggio va fatta questa scelta ed entro il 22 di giugno va utilizzata la piattaforma che noi abbiamo predisposto per questo. Per garantire il rispetto di tali regole e per avere un quadro esauriente di informazioni, il Ministero ha, altresì, sollecitato i dirigenti scolastici ad organizzare, nel rispetto dei protocolli di sicurezza, gli incontri tra docenti e operatori editoriali. Devo ricordare che sta ai dirigenti l'onere di assicurare che l'adozione dei libri di testo di tutte le discipline siano deliberate nei tempi che sono stati definiti. Per quanto concerne la fornitura dei libri di testo, è importante considerare, inoltre, che per la scuola primaria tale fornitura è a carico dei comuni secondo le modalità stabilite dalle leggi regionali e, relativamente alla scuola secondaria, di contro, la fornitura dei testi è rimessa al libero mercato. Su questo mi permetto una considerazione, onorevole. Io credo che un'attenzione di più al funzionamento del libero mercato dovrebbe essere data anche in questo settore. Onorevole, probabilmente i disagi da lei rappresentati sono dipesi non solo da rallentamenti determinati dalle difficoltà legate alla produzione editoriale in questo periodo e alla distribuzione commerciale, ma anche a nodi nella distribuzione commerciale che lei ha segnalato.
Ambiti sui quali il Ministero non dispone degli strumenti per incidere direttamente; ma anche la situazione di emergenza ha inciso sulle nostre scuole, che si sono trovate nella difficoltà di garantire ai nostri studenti il ritorno in classe in sicurezza, cosa che, però, noi abbiamo garantito quest'anno a tutti. Ciò detto, il quesito che lei mi sottopone mi suggerisce l'opportunità di riconsiderare con tutti gli interlocutori, compresi gli editori, che ho sentito anche in questi giorni, le tempistiche della procedura di adozione dei libri di testo, in modo da assicurare tempestività, che è l'obiettivo condivisibile. Io ho sentito personalmente i rappresentanti degli editori, ho sentito le nostre istituzioni scolastiche, sicuramente vi è, però, da fare una riflessione anche su come è cambiato il modello di distribuzione.
FLAVIA PICCOLI NARDELLI. Grazie, Presidente. Ringrazio il Ministro dell'Istruzione per la sua risposta e mi dichiaro soddisfatta per l'attenzione dimostrata su questa complessa questione, che, non occorre io lo ricordi, interessa in Italia più di 7 milioni e mezzo di alunni.
Secondo i dati pre-pandemia, le opere scolastiche rappresentano l'11 per cento di quanto pubblicato nel 2019, circa 4 copie stampate su 10 sono libri di scuola e, purtroppo, sono spesso gli unici libri che entrano in molte case. Si tratta, per di più, di una consistente quota di mercato, che vale oltre un terzo dei 3 miliardi del comparto editoriale complessivo. L'ufficio studi dell'AIE ci conferma che il valore dei libri scolastici adottati è di 94 milioni di euro per la primaria e di 980 milioni di euro per la secondaria.
La scolastica si conferma uno dei settori più redditizi per l'editoria, regolamentato sia attraverso l'istituto dell'adozione, per razionalizzare i costi di stampa e garantire la distribuzione del libro in tutto il territorio nazionale, sia attraverso il dispositivo dei tetti di spesa fissati dal Ministero, per favorire la concorrenza e calmierare i prezzi. Nel caso della scuola primaria, si tratta, addirittura, di un contributo pubblico a sostegno del diritto all'istruzione, di un patto tra lo Stato e il cittadino, che rischia così di venire tradito.
Ma occorre prendere atto che questo è solo apparentemente un libero mercato: a marzo 2017, venne presentata una segnalazione all'Antitrust, Ministro, per richiedere l'apertura di un'indagine sul mercato dei testi scolastici, ma senza esito. Come è noto, la filiera è lunga e complessa ed esistono grandi rendite di posizione. La legge approvata nel febbraio 2020 per la promozione e il sostegno della lettura aveva espressamente consentito che rimanesse invariato lo sconto del 15 per cento sui libri scolastici per non danneggiare le famiglie, ma oggi il margine a favore delle librerie è al 16, in alcuni casi arriva al 13, una percentuale che continua a ridursi, tanto che molti librai hanno abbandonato la scolastica. Il mercato non regge più, il sistema non funziona, occorre ripensarlo. Sono certa che potremo contare sull'aiuto fattivo anche di editori e distributori, che non possono ignorare distorsioni del sistema come quelle evidenziate. Conto soprattutto sul fatto che la sua attenzione su questo tema, Ministro, non venga meno: lo chiedo a nome del gruppo del Partito Democratico, ma so di farlo anche a nome di tutti i gruppi presenti in Commissione cultura.