Mise convochi sindacati, forze sociali e istituzionali
“Prendiamo atto della risposta del governo alla nostra interrogazione sulla vendita dell’Acciai Speciali Terni, ma alcune risposte debbono ancora arrivare. Per questo sollecitiamo il ministero dello Sviluppo economico a seguire con serietà la costruzione da parte della nuova proprietà di un piano industriale che garantisca, nei fatti, integrità del sito, mantenimento di quantità e qualità delle produzioni, livelli occupazionali, innovazione ambientale, rafforzamento della rete commerciale. Alcune domande devono infatti ottenere risposte adeguate: quale ruolo intende svolgere il governo nella vicenda? Di ‘accompagnatore’ del processo? Di partner? Quale sarà il ruolo dell’Ast all’interno del Piano Siderurgico Nazionale, visto che il sito di Terni presenta situazioni diverse da quelle, ad esempio, di Piombino o Taranto? E ancora: il Gruppo Arvedi è intenzionato a cercare nuovi partners? Di che tipo? Sono domande alle quali è necessario dare risposte, per capire come le produzioni di Terni possano mantenere e rafforzare le quote di mercato a livello globale, per vendite, acquisti e forniture di materiale. E’ urgente che il Mise convochi innanzitutto i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati, ma anche le forze sociali e istituzionali, per ascoltare gli interrogativi di una intera comunità, le sue proposte e per dare le necessarie risposte. Il futuro degli Acciai ternani non è solo un fatto locale, ma una grande questione regionale e nazionale. E il governo deve assicurare che questo futuro sia garantito”.
Così il deputato dem, Walter Verini, in replica alla risposta del Mise alla sua interrogazione sulla vendita della Ast di Terni.