Dichiarazione di voto
Data: 
Venerdì, 10 Dicembre, 2021
Nome: 
Piero Fassino

A.C. 3241

Grazie Presidente, per dichiarare naturalmente il voto favorevole a questo Trattato, stante anche i rapporti molto intensi che da sempre l'Italia ha con l'Uruguay. Ma voglio cogliere l'occasione per interloquire con le questioni che ha posto l'onorevole Palazzotto, con le cui ragioni concordo, per richiamare l'attenzione della Camera su due aspetti.

Il primo aspetto, che mi pare stiamo affrontando grazie alla disponibilità del Presidente Fico, dell'Ufficio di Presidenza e dei presidenti di gruppo, è quello dei tempi delle ratifiche. Stiamo accelerando tutti i processi di ratifica, in ragione tale che non intercorra troppo tempo tra quando il nostro Governo - un Governo qualsiasi, di qualsiasi maggioranza, naturalmente - sottoscrive un accordo e il tempo in cui il Parlamento, ratificandolo, consente a quell'accordo di entrare in funzione. Mi pare che queste sedute, che stiamo facendo sostanzialmente con molta frequenza, vadano esattamente in questa direzione. Quindi, ai colleghi che guardano alle ratifiche un po', come dire, sine cura, io sottolineo che il dato politicamente rilevante è che sono accordi che noi abbiamo sottoscritto con altri Paesi e, quindi, la tempestività della ratifica è ragione di credibilità nostra nei confronti dei Paesi con cui abbiamo sottoscritto degli accordi.

Il secondo argomento è quello che ha già posto l'onorevole Palazzotto. Io credo che le procedure di ratifica - l'ho già detto in altre occasioni e qui lo ribadisco - necessitano di una modifica. Infatti, quando si scrisse la Costituzione all'indomani della guerra, naturalmente si pensò ad accordi e trattati che avevano impegnato il nostro Paese in scelte politicamente molto impegnative e che addirittura avevano condotto alla guerra, alla partecipazione alla seconda guerra mondiale. Quindi, è chiaro che i costituenti misero una norma molto cogente, cioè che nessun accordo internazionale potesse entrare in funzione senza la ratifica del Parlamento. Ma da allora lo scenario è totalmente cambiato e lo dimostrano gli accordi che noi esaminiamo, molti dei quali hanno un contenuto di natura molto tecnica: l'accordo di cooperazione cinematografica, l'accordo di cooperazione scientifica, l'accordo di cooperazione tecnologica e via di questo passo. Quindi, questi accordi potrebbero essere assolutamente esaminati e ratificati in Commissione. Difatti io preannuncio, come ho già detto, che in Commissione - poi naturalmente bisognerà coinvolgere tutti i gruppi e le Commissioni parlamentari dedicate, in particolare la Commissione affari costituzionali - stiamo lavorando ad avanzare una proposta di modifica dell'articolo 80, che preveda la possibilità di ratifica in Commissione, salve naturalmente delle clausole di salvaguardia, per cui, quando c'è un Trattato che ha un peso e un rilievo politico, questo Trattato debba essere esaminato in Aula. Quindi, io credo che si debba lavorare a questo e mi auguro che all'inizio del prossimo anno si possa discutere seriamente di questa che naturalmente è una riforma costituzionale, che quindi richiederà la procedura di modifica di un articolo della Costituzione, il doppio voto e tutte queste cose qua. È un percorso impegnativo, però io credo che vi sia l'assoluta necessità di introdurre questa modifica.