“Grazie ad un nuovo progetto del Mic 100 capolavori attualmente chiusi nei depositi dei grandi musei saranno temporaneamente affidati ai musei più piccoli del nostro Paese secondo il principio della “restituzione”, riportando cioè le opere nei luoghi di provenienza da cui nel corso della storia sono state sottratte”. Così in una nota il deputato Michele Nitti, del Partito Democratico.
“Sarà dunque possibile ammirare dipinti, reperti archeologici, sculture, oggetti d’arte anche nei borghi, nelle aree interne e nelle piccole realtà territoriali - non solo nei musei, ma anche in istituzioni ecclesiastiche, palazzi, ville storiche - così da garantire una fruizione diffusa del nostro patrimonio culturale su tutto il territorio nazionale” spiega Nitti.
“Il nuovo progetto del Mic voluto dal Ministro Franceschini è un modello di politica culturale di estremo interesse perché oltre ad intercettare nuovi segmenti di pubblico, favorisce quel processo di consapevolizzazione del valore del proprio patrimonio artistico da parte delle comunità. Sono oltre 3.000 - aggiunge Nitti - le opere provenienti dai depositi di oltre 90 musei statali che potrebbero essere coinvolte in una futura restituzione ai territori e alle comunità locali, andando a decongestionare le grandi città d'arte per favorire itinerari e modelli di turismo lento e sostenibile. Una grande operazione di arte diffusa che, nello spirito della Conferenza di Faro, consegna alle comunità la possibilità di accedere più facilmente al proprio patrimonio culturale” conclude Nitti.