“Con questa Legge di Bilancio e il Pnrr, ad essa strettamente connesso, mettiamo in gioco la credibilità del nostro Paese dinnanzi ai nostri partner europei sulla crescita economica e sulla qualità della vita. E questo avviene in un momento delicato, in cui si contrappongono due diverse idee di Unione: quella di un’Europa che crede al debito buono e agli interventi economici comuni; e quella che invece punta a una sempre minore solidarietà tra i governi. Occorre sottolineare che se, da un lato, registriamo una forte crescita del Pil e una riduzione della disoccupazione, dall’altro non possiamo dire che il peggio sia ormai alle spalle, visti i cinque milioni di poveri segnalati dalla Caritas e lo scivolamento verso l’incertezza del ceto medio. Ogni euro, dunque, deve essere speso per fare stare meglio le nostre famiglie. La manovra prova a compiere un passo in avanti tenendo insieme riforme strutturali e lotta alle emergenze. Bene, quindi, gli interventi sul fisco e sugli ammortizzatori sociali, le risorse per il contrasto della pandemia e dell’inflazione, gli investimenti in sanità, università e ricerca, e sulla parità di genere. Sul ruolo del Parlamento, invece, vorrei dire che da anni siamo all’interno di una china pericolosa. Dobbiamo renderci conto che rischiamo una torsione della nostra democrazia fondata sulla rappresentanza. I dati sull’astensionismo ci dicono che le persone non si sentono più rappresentate. Si tratta di un fenomeno che sta attraversando tutte le democrazie occidentali. Noi abbiamo intrapreso una scorciatoia con la riduzione dei costi della politica e della riduzione del numero dei parlamentari. In questo modo rischiamo che nel prossimo Parlamento vi possa essere una più complessiva riduzione del valore della rappresentanza”.
Così la deputata dem, Marianna Madia, intervenendo in Aula nella discussione generale sulla Legge di Bilancio 2022.