“Il nostro imperativo categorico è calmierare i costi dell’energia, per evitare che la crisi si divori le imprese italiane, e al contempo non cedere di un millimetro rispetto alle sanzioni alla Russia. È un equilibrismo complicato, ci rendiamo conto. Ciò che è stato fatto fino ad ora è stato importante e con questo ultimo provvedimento forse riusciremo a incidere maggiormente. Diciamo con chiarezza che: 1) non siamo disponibili ad accettare l’aut aut di Mosca e non sosterremo la richiesta del pagamento in rubli del gas russo; 2) vogliamo un prezzo calmierato europeo, con l’introduzione di un tetto massimo come per le mascherine durante la pandemia; 3) occorre accelerare sulle rinnovabili, si è fatto molto ma ancora non basta, introducendo un’aliquota di credito d’imposta più alta per le imprese, estendendo il progetto pilota per le coperture dei tetti dei capannoni industriali con soldi pubblici per l’autoconsumo e che il resto vada a sostegno delle famiglie italiane, e puntando su geotermia e microeolico; 4) è necessario disaccoppiare il mercato del gas da quello delle rinnovabili; 5) dobbiamo puntare a consumare di meno, bene dunque la proroga del superbonus per rendere più efficienti le nostre abitazioni”.
Così la presidente della Commissione Attività produttive e deputata dem, Martina Nardi, intervenendo in Aula nel corso dell’informativa urgente del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, sulle ulteriori iniziative per contrastare l'aumento dei costi dell'energia.