Data: 
Mercoledì, 15 Giugno, 2022
Nome: 
Franco Vazio

Presidente, colleghi, ci ha lasciato un gentiluomo, Giuseppe Pericu, professore, avvocato, politico e amministratore, un instancabile studioso, una persona colta, elegante e sobria. Come ha ricordato il Presidente, è stato presidente dell'Accademia linguistica di Belle Arti, ma è stato, anche, soprattutto, un illustre avvocato, un insigne docente universitario alla Statale di Milano e nell'ateneo della sua amata Genova, ottenendo prestigiosi riconoscimenti anche a livello internazionale. Ha interpretato il mandato parlamentare nella XIII legislatura con grande generosità e impegno, mettendo al servizio delle istituzioni la sua straordinaria competenza giuridica. Ricordo a tal riguardo la sua qualificata e preziosa partecipazione ai lavori della Commissione speciale Napolitano per la riforma del settore radiotelevisivo.

Giuseppe Pericu ha preso per mano la sua città, la città di Genova, quando, nel 1997, è stato eletto sindaco la prima volta, una città che stava vivendo una profonda crisi economica e industriale, grigia e anche ripiegata su se stessa. Giuseppe Pericu, nei dieci anni del suo mandato, ha insegnato a Genova a scrivere un futuro ricco di ambizioni. Con l'intelligenza e l'ostinazione tipica delle sue origini familiari sarde, di cui andava fiero, è riuscito senza proclami e senza enfasi a costruire una vera rinascita della città; una persona profondamente amata dai genovesi, tanto che gli hanno conferito il secondo mandato con oltre il 60 per cento dei voti. È stato il sindaco che in maniche di camicia ha voluto confrontarsi con i manifestanti del G8 per convincerli a non sfondare la zona rossa e che ha saputo parlare ad una città ferita, terribilmente ferita da quelle terribili giornate. È stato il sindaco di Genova, Capitale europea della cultura nel 2004, ed è stato l'anima, la vera anima del riconoscimento assegnato alla città dall'UNESCO nel 2006 quale patrimonio dell'umanità.

Ha saputo guardare oltre i confini, convincendo i genovesi del valore oggettivo della loro storia e del tessuto culturale della città. Per ottenere questi indiscutibili risultati, Giuseppe Pericu ha saputo puntare sulle eccellenze e sulle intelligenze migliori, volendo al suo fianco personalità di valore internazionale. È lui, infatti, che riesce a coinvolgere in questa sfida anche Renzo Piano, che genovese lavorava e progettava, però, altrove.

Giuseppe Pericu è stato un convinto protagonista nella fondazione del Partito Democratico e lascia un vuoto enorme; il Partito Democratico ligure ha descritto benissimo il profilo di una persona così speciale, uomo di profondi valori e di grande concretezza, ha ridisegnato il futuro di Genova. È stato un politico visionario e pragmatico. Cari colleghi, Giuseppe Pericu è un esempio a cui la politica può e deve guardare, una persona di altissima statura morale che sapeva governare i processi economici e amministrativi della sua città, ma amava intervenire anche sui grandi temi ideali, dalla costruzione dell'Europa all'equità sociale.

Ai figli Andrea e Silvia e ai cinque nipoti, a nome del Partito Democratico, consegno oggi questa riflessione per testimoniare la riconoscenza della politica e delle istituzioni nei confronti di un uomo che ha segnato in modo indelebile la storia di Genova, la politica e la vita di coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e di lavorare al suo fianco.