“La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, intervenendo oggi nell’Aula della Camera per le sue comunicazioni, nella foga demagogica usata su tutto, ha dimostrato di non conoscere le cose di cui parla. Per un po’ di plauso pubblico punta il dito verso una struttura dello Stato in modo platealmente gratuito. A differenza di quanto riferito in Aula, i criteri di valutazione dell’Agenzia delle entrate non sono affatto ancorati alle semplici contestazioni ai contribuenti ma agli importi effettivamente incassati e questo avviene già da oltre dieci anni. Gli obiettivi di incasso effettivo, al pari degli altri obiettivi legati ai tempi dei rimborsi o delle attese per avere un appuntamento, sono fissati all’interno della convenzione tra il Mef e l’Agenzia e rispecchiano l’atto di indirizzo che il ministro approva ogni anno. Se la Presidente vorrà davvero e lo auspichiamo occuparsi in modo serio di evasione fiscale, anche a discapito di alcuni alleati che negli anni hanno condotto battaglie populiste strizzando l’occhio all’evasione, lo faccia seriamente, imparando a conoscere i problemi e gli strumenti per farlo”.
Così la deputata dem, Marianna Madia, in risposta alle comunicazioni della presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.