Dichiarazione di Irene Manzi, capogruppo Pd in Commissione Cultura della Camera
Dobbiamo fare in modo che le celebrazioni per il centenario della morte di Giacomo Matteotti escano dalle aule parlamentari e si diffondano in tutto il Paese per fare memoria viva della storia di quest’uomo, dei suoi valori e della sua esperienza parlamentare e politica, esperienza di un parlamentare tenace, appassionato, impegnato nella lotta per i diritti dei lavoratori e per l'emancipazione di contadini e braccianti. Quell'esperienza dei valori della democrazia, dell'antifascismo, della lotta alla corruzione, della questione morale che lui pose rispetto al fascismo proprio in quest'Aula.” Così la deputata del Pd Irene Manzi, relatrice della proposta di legge sulle Celebrazioni per il centesimo anniversario della morte di Giacomo Matteotti , già approvata all’unanimità dal Senato. “La proposta di legge - ha proseguito Manzi- non vuole essere una semplice occasione di ricordo, ma una vera, autentica, vitale occasione di formazione della coscienza civile, proprio a cominciare dai più giovani, perché la storia, l'esperienza politica, umana e parlamentare di Giacomo Matteotti si intreccia profondamente con la storia delle nostre istituzioni e con la storia del nostro Paese.” “Nel suo impegno per l'eguaglianza e la giustizia sociale –ha concluso Manzi- e nella sua difesa della sovranità popolare, del libero esercizio del voto, delle istituzioni rappresentative, in quel riformismo praticato nelle azioni parlamentari e nell'impegno appassionato e coerente contro la violenza fascista, prima ancora che questa si facesse regime, Giacomo Matteotti è una figura della storia del nostro passato che parla con forza al nostro presente, al presente delle istituzioni democratiche e al presente della nostra opinione pubblica, per valorizzare e ricordare il valore e l'importanza insostituibile delle istituzioni rappresentative e parlamentari, liberamente elette dai cittadini e dalle cittadine, che sono luogo e spazio di discussione e confronto democratico”.