“La risposta è stata veramente insoddisfacente, Viceministro Cirielli. Però abbiamo appreso due notizie: la prima è che la Presidente del Consiglio non andrà a New York al ‘Forum politico di alto livello per lo sviluppo sostenibile’. Lo trovo gravissimo perché ci saranno capi di stato e di governo a fare il punto sull'attuazione dell'Agenda 2030. Vuol dire che la premier Meloni non considera questo incontro importante per le sorti del pianeta. L'altra notizia che ci ha dato è che il governo ha ‘un'agenda parallela’. Non abbiamo bisogno di agende parallele, ma che l’Agenda 2030 venga attuata. C'è un allarme mondiale sulla povertà e voi abolite il reddito di cittadinanza, uno strumento perfettibile, certo, ma che sosteneva le fasce più povere della popolazione. E ancora, il vostro fantomatico Piano Mattei è solo uno slogan vuoto su cui, dopo quasi un anno dall'annuncio, non abbiamo uno straccio di documentazione, un progetto, un piano finanziario. Niente di niente. Inoltre snobbate le associazioni che si occupano di cooperazione internazionale e rifiutate di incontrarle, in contrasto all’articolo 118 della Costituzione e non sappiamo se aumenterete gli stanziamenti. Altro che grande nazione. Voi state mettendo le basi per un’Italietta, impaurita e chiusa, che teme il nuovo e che conserva il peggio di sé. Il contrario della visione e degli obiettivi dell'Agenda 2030". Con queste parole la deputata dem Laura Boldrini, Presidente del Comitato Permanente della Camera sui Diritti umani nel mondo, ha replicato oggi a Montecitorio al viceministro Cirielli che ha risposto alla sua interpellanza urgente sui gravi ritardi nell'attuazione dell'Agenda 2030.
Nel testo, a firma Boldrini - Braga, capogruppo del Pd alla Camera, si chiede come il governo intenda intervenire: ‘Il Segretario generale Antonio Guterres ha affermato ‘Se non agiamo ora, l'Agenda 2030 diventerà un epitaffio per un mondo che avrebbe potuto esistere’. L’Italia è in grave ritardo su molti fronti, tra cui l’obiettivo di sconfiggere la povertà; il target dello 0,7 per cento per la cooperazione allo sviluppo; il raggiungimento dell'eguaglianza di genere e l'autodeterminazione di tutte le donne e ragazze. Non avete ancora approvato la nuova Strategia nazionale di sviluppo sostenibile (SNSvS) e vi opponete al Green Deal europeo. Questo dimostra un atteggiamento negazionista che non fa i conti con la realtà. Chiediamo al governo il perché dei numerosi ritardi e con quali iniziative intenda superarli e quali impegni assumerà nel Forum di New York sui temi elencati”.