“Il gruppo del Pd in Commissione giustizia si è astenuto sul provvedimento che riguarda il rafforzamento delle misure cautelari in ordine alla violenza contro le donne perché ritiene il testo approvato ancora insufficiente, pur riconoscendo che raccoglie talune indicazioni emerse dal lavoro della precedente commissione femminicidio, ma non tutte, soprattutto in chiave di prevenzione primaria. In particolare il Partito Democratico contesta che il provvedimento venga fatto a costo zero, che non sia previsto un obbligo di formazione di tutti gli operatori che a vario titolo hanno che fare con le donne, che non si voglia parlare di educazione preventiva nelle scuole, che sia stata respinta l’ipotesi del fermo di indiziato nelle situazioni di alto rischio e che non si sia preso in considerazione il tema del consenso. Spiega l’onorevole Ferrari prima firmataria della proposta di legge del pd e capogruppo in Commissione femminicidio: “Dopo la bocciatura dei nostri emendamenti ci aspettiamo che la premier si faccia garante per l’aula di quella condivisione trasversale che ha ripetutamente chiesto la nostra segretaria Schlein e su cui Meloni si è impegnata a parole, ma che non abbiamo trovato in commissione”.
Lo dichiarano Sara Ferrari, Valentina Ghio, Debora Serracchiani, Michela Di Biase, Federico Gianassi del Gruppo Pd della Camera