“Questo provvedimento e l’iter che ha dovuto subire, è la prova eclatante di come questo governo vuole di fatto sottrarsi al confronto su temi cruciali, come il nostro rapporto con l’Unione Europea e sul ruolo che vogliamo avere in Europa.”
Così la deputata Pd Giovanna Iacono, motivando il voto di astensione a nome del suo gruppo sulla legge di delegazione europea. “Non possiamo sottrarci alla responsabilità che abbiamo come Partito e come Paese nei confronti delle istituzioni Europee – ha proseguito Iacono- e sappiamo che l’Italia è tra i paesi europei più in difficoltà.” “Nelle scorse settimane -ha poi attaccato l’esponente del Pd- forti dei numeri, governo e maggioranza hanno affossato la nostra proposta di legge sul Salario minimo, sostituendola di fatto con una delega in bianco al Governo. Prendere o lasciare, senza alcuna effettiva possibilità di confronto. Ma la nostra lotta, quella del Partito Democratico, non si ferma qui. Il salario minimo è un traguardo non rinunciabile per qualunque Paese voglia definirsi civile.” Per Iacono, “di rilievo economico-sociale sono anche la direttiva riguardante il rafforzamento dell’applicazione del principio della parità di retribuzione tra uomini e donne per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore attraverso la trasparenza retributiva e garanzie di accesso a strumenti di tutela.” Secondo l’esponente Pd, “governo e maggioranza sono in ritardo e in confusione su tutto. E non è vero che i dati danno loro ragione. E non sarà necessario aspettare la conclusione dell’iter della manovra di bilancio, anch’esso lento, molto lento, per comprendere che l’Italia rischia nuovamente di rientrare in recessione.
Non ci stupiamo più del ritardo con il quale state agendo in questo momento – ha concluso Iacono- , anche su un altro provvedimento, ed è bene ribadirlo anche qui, che solo l'Italia non ha recepito e approvato, ratificandone le modifiche, che è la riforma del Mes. State continuando a bloccarla, e l’auto ostruzionismo dei giorni scorsi e la richiesta di oggi di nuovo rinvio da parte di Fdi in commissione bilancio, dà la cifra della vostra volontà, che farà un danno enorme all’Italia”.