"È incredibile aver dovuto ascoltare le parole del Carabiniere che ha detto di non riconoscersi nel Presidente Mattarella. Parole pericolose e inaccettabili".
"Ed è apprezzabile la tempestività con cui il Comando generale dell'Arma ha fatto sapere che l'agente verrà immediatamente trasferito e che verranno presi i necessari provvedimenti disciplinari".
Lo dichiara il deputato Matteo Mauri, Responsabile Sicurezza del PD nazionale.
"La fedeltà alle Istituzioni dovrebbe essere il pre-requisito per ogni servitore dello Stato. A maggior ragione se appartenente a un corpo così delicato per la democrazia come quello di chi esercita l'uso legittimo della forza e deve garantire la sicurezza di tutti."
"Ovviamente le dichiarazioni gravissime di un singolo - continua Mauri - non si possono riversare in automatico su tutte le Forze dell'Ordine. Che hanno tutto il nostro sostegno e la nostra fiducia".
Ma non ci sfugge che ogni Carabiniere, all'atto solenne del giuramento, dichiara di "essere fedele alla Repubblica italiana e di osservarne la Costituzione".
E il fatto che un rappresentante dell'Arma si permetta di disconoscere - come se nulla fosse e in pubblico - il Capo di quella Repubblica e il garante di quella stessa Costituzione deve interrogare tutti profondamente. A partire dai vertici delle Forze di Polizia e di chi ne ha la responsabilità istituzionale.
A loro chiediamo una particolare attenzione e un particolare impegno per stroncare sul nascere ogni comportamento inadeguato e pericoloso.
Sul terreno della tenuta democratica e dell'affidabilità di chi la deve difendere, conclude Mauri - che da Viceministro all'Interno ha avuto proprio la delega alla Pubblica Sicurezza - non si può e non si deve cedere nemmeno di un millimetro, mai!"