"Ci sono due filosofie opposte che convivono nel jobs act fin dall'inizio, stante la maggioranza particolare che sostiene il governo: la nostra e quella destra. Vanno intestate al Pd tutte le parti relative all'estensione degli ammortizzatori sociali e delle politiche attive del lavoro, il disboscamento delle tipologie contrattuali e il rafforzamento del contratto a tempo indeterminato, le politiche di conciliazione. Erano in quota Ncd il demansionamento senza vincoli e i controlli a distanza sulle persone, la liberalizzazione dei voucher e la cancellazione l'art. 18. Ebbene, come si può ben vedere dai testi, tutte le modifiche che sono state introdotte qui alla Camera, e prima al Senato, hanno rafforzato i nostri punti e cancellato o ridimensionato quelli della destra. Destra che in Italia ha ancora il profilo veterocraxiano, anticomunista e antisindacale di Sacconi e Pizzolante, come abbiamo purtroppo sentito oggi in aula. Roba vecchia come le loro proposte che, per fortuna, escono pesantemente mutilate o ridimensionate grazie al nostro lavoro in commissione. Abbiamo ridato il giusto peso a Ncd e ci siamo ripresi lo spazio che la sinistra e il Pd meritano nel jobs act".
Così Davide Baruffi, deputato Pd, intervenuto oggi in Aula sulla delega lavoro.