A.C. 2660-A
Grazie Presidente, onorevoli colleghi, delle pregiudiziali di costituzionalità quest'Aula si è già occupata e non ci torno. Circa il fatto che il Parlamento sia stato escluso, mi fa piacere che anche un collega di minoranza abbia riconosciuto come la Commissione ha lavorato per tanti giorni e tante ore, esaminando, uno ad uno, centinaia di emendamenti. Non si è fatto ricorso al contingentamento né degli emendamenti né dei tempi del dibattito; sono stati approvati trentasette emendamenti di maggioranza e di minoranza e due del Governo, quindi il testo è cambiato ed è cambiato in parti significative. Non c’è questione rilevante del dibattito generale, che affronteremo anche in questa discussione (lo abbiamo fatto in sede di discussione sulle linee generali in Aula ed in capo all'opinione pubblica), dalla disciplina dei licenziamenti individuali al disboscamento delle tipologie contrattuali, dagli ammortizzatori sociali all'integrazione delle politiche attive e passive, dalla conciliazione fino alla tutela delle lavoratrici, che non abbia trovato un intervento della Commissione, che ha modificato il testo. Non si può parlare di una delega in bianco perché i nostri interventi, al pari del lavoro svolto precedentemente dal Senato, sono stati tutti tesi a puntualizzare e a definire meglio il testo, circoscrivendo anche la portata della delega data al Governo. Nel contempo, non si può parlare nemmeno di un provvedimento campato per aria, perché la legge di stabilità, come è stato ricordato, presentata dal Governo e in questo momento discussa dalla Commissione bilancio, ha accompagnato e sostanziato gli impegni che il Governo ha assunto dentro questa delega. A noi compete andare avanti, comunque la si pensi; noi dobbiamo andare avanti e il Parlamento continuerà a fare la sua parte, anche dopo aver approvato questo disegno di legge delega, seguendo, passo passo, la predisposizione dei decreti che competono al Governo, sui quali saremo molto attenti e molto impegnati a dare pareri circostanziati e coerenti con la delega che stiamo dando in questo momento.