“Alexei Navalny è stato un fiero oppositore a un regime sanguinario che ha pagato con la vita la sua battaglia, per questo noi chiniamo la testa di fronte al suo sacrificio, ma è stato anche un nazionalista che nel corso della sua vita ha sostenuto posizioni xenofobe senza mai ritrattarle, quindi trovo sbagliato il paragone con Giacomo Matteotti, che era un socialista democratico, un eroe ispirato da altri valori”. Così il deputato del Partito Democratico e vicepresidente della Fondazione Matteotti, Roberto Morassut, parlando a RaiNews24.
“Penso - continua Morassut - che Putin vada battuto attraverso una sconfitta militare delle sua guerra di aggressione e una sconfitta politica che apra la strada a quelle forze democratiche europeiste che vogliono un’altra Russia. Forze esigue e marginali ma le uniche che possono rompere il dominio secolare del mito imperiale russo che nemmeno Navalny ha mai apertamente messo in discussione, nemmeno in occasione della invasione della Crimea nel 2014”.