Discussione generale
Data: 
Venerdì, 1 Marzo, 2024
Nome: 
Andrea Casu

A.C. 1658-A

Presidente, onorevoli colleghe, onorevoli colleghi, intervengo stamattina, sarebbe dovuto intervenire il capogruppo in Commissione Marco Simiani. Purtroppo, il ritardo dei treni che lo dovevano portare a Roma non gli consente di essere qui, in Aula, e quindi contribuirò io. C'è stato questo inconveniente, però volevo ringraziare comunque la Presidenza. È una sostituzione tecnica diversa da quanto previsto, però è utile che comunque, come Partito Democratico, partecipiamo a questa discussione generale, fermo restando che poi su questo disegno di legge ci sarà la possibilità di avere tutti gli opportuni approfondimenti quando poi il provvedimento arriva in Aula.

Noi, naturalmente, manteniamo anche all'opposizione lo stesso tipo di posizione che abbiamo sempre tenuto anche al Governo su questi temi e comprendiamo che la realizzazione di interventi infrastrutturali connessi con la presidenza del G7 avvenga tramite un commissario, con la possibilità di deroghe, però sarebbe stato non solo ragionevole, ma auspicabile, l'applicazione puntuale del nuovo codice dei contratti, cioè della legge che definisce le procedure per la gestione degli appalti pubblici.

Anzi, è proprio l'utilizzo delle procedure standardizzate indicate dal decreto legislativo n. 36 del 2023 che può essere un approccio efficace per evitare la necessità di nomine di commissari e la previsione di deroghe normative. Il ricorso alle deroghe può, infatti, essere l'indicatore di criticità presenti nelle leggi che il legislatore ha messo a disposizione della pubblica amministrazione.

Questa non è una nostra dichiarazione, è quanto sottolinea il consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, in audizione sul decreto-legge n. 5 del 19 gennaio 2024, proprio per la realizzazione degli interventi infrastrutturali connessi con la presidenza italiana del G7, alla quale ha partecipato la consigliera segretaria Tiziana Campus, responsabile del Dipartimento lavori pubblici, ONSAI e concorsi. Sempre secondo il consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori, la nomina di un commissario per accelerare le procedure degli appalti pubblici rappresenta una strategia per affrontare eventuali ritardi o inefficienze del processo di approvazione e realizzazione dei progetti, ma non garantisce automaticamente la qualità della progettazione.

Quest'ultima dipende da diversi fattori, tra cui competenza tecnica, esperienza, risorse disponibili e un processo decisionale ben strutturato. Siamo di fronte a un classico provvedimento normativo emanato, come sempre, a ridosso dell'evento, peraltro annunciato dal Presidente del Consiglio già a metà novembre, per dare copertura normativa a interventi da mettere in campo sotto la guida di un commissario straordinario, in deroga alla quasi totalità delle disposizioni ordinarie in materia di appalti e concessioni.

Quello che quindi siamo a chiedere, comprendendo la necessità di procedere anche in questa direzione, è maggiore chiarezza e trasparenza sulla totalità delle azioni che si stanno portando avanti sulle infrastrutture, e, per quanto riguarda queste infrastrutture, mantenere comunque alta la soglia di attenzione per la gestione degli appalti pubblici e per la gestione di quei criteri e di quei principi che garantiscono la sicurezza del lavoro, che garantiscono la sostenibilità delle opere, che garantiscono i princìpi cardine del nostro ordinamento, che devono essere portati avanti anche nell'ambito del G7.

Naturalmente questi temi saranno ulteriormente approfonditi quando saranno direttamente i colleghi che si occupano del provvedimento a poterlo fare, ma ritenevo comunque utile e importante partecipare, come gruppo del Partito Democratico, alla discussione di stamattina.