“Il nuovo codice della strada sferra un poderoso attacco alla mobilità ciclabile e sostenibile e non migliora la sicurezza urbana perché non interviene sulla prima causa di morte in strada: la velocità. Il nuovo codice, non solo non introduce misure realmente risolutive per invertire la tragica tendenza delle morti su strada, ma comprime l'azione dei Comuni, limita i controlli della velocità e riduce fortemente lo sviluppo della mobilità ciclistica, sia con interventi di natura tecnica, come la cancellazione della segnaletica orizzontale, sia mettendo un freno alla progettualità delle amministrazioni locali per tracciare nuove piste ciclabili. Abbiamo presentato circa 400 emendamenti in Commissione Trasporti, la maggior parte di questi respinta. Sono state privilegiate misure che ci allontanano dalle città europee e favoriscono gli utenti più forti della strada e non tutelano i più vulnerabili come pedoni e ciclisti. Ma non ci fermeremo, ripresenteremo molti emendamenti in Aula per modificare il codice verso un'idea di mobilità che tenga assieme sicurezza, tutela dell'ambiente e vivibilità delle città”, così Valentina Ghio deputata, vicepresidente PD alla Camera, componente Commissione trasporti.