Merola: Numeri record lotta evasione vengono da lontano, per premier Agenzia dell’entrata era ‘pizzo di stato’
“Dalla Meloni dichiarazioni ridicole. Vuole prendersi i meriti de lavoro dell’Agenzia dell’ entrate nella lotta all’evasione dopo che per anni non ha fatto altro che metterle i bastoni tra le ruote”.
Cosi' il capogruppo democratico nella commissione Finanze della Camera, Virginio Merola, che ricorda: “i numeri che oggi Meloni plaude vengono da lontano e sono il frutto di numerosi interventi e provvedimenti che hanno potenziato l'uso di strumenti digitali di controllo e di contrasto all'evasione fiscale. Interventi fortemente avversati dall'attuale presidente Meloni. Come detto la stessa Agenzia delle entrate, tra le misure che hanno portato ai numeri che oggi Meloni rivendica ci sono: l'unione delle banche dati digitali, definito dalla Meloni il 'grande fratello digitale'; l'obbligo di fatturazione elettronica che ha dimezzato l'evasione Iva e che veniva definito dalla Meloni 'una follia'; e l'obbligo di trasmissione dei corrispettivi telematici a fine giornata che ha ridotto fortemente il fenomeno del cosiddetto 'preconto' e che e' stato anche questo fortemente osteggiato da Fdi. Meloni al governo - conclude Merola - e' in confusione e cerca di nascondere il proprio passato quando, ad esempio, non molto tempo fa definiva ‘pizzo di Stato’ l’azione dell’Agenzia delle entrate”.