La Camera,
impegna il Governo:
1) a ribadire la ferma condanna della grave, inammissibile, ingiustificata aggressione russa dell'Ucraina e a continuare a garantire pieno sostegno e solidarietà al popolo e alle istituzioni ucraine, mediante tutte le forme di assistenza necessarie, anche al fine di assicurare quanto previsto dall'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite – che sancisce il diritto all'autodifesa individuale e collettiva – confermando tutti gli impegni assunti dall'Italia nel quadro dell'azione multilaterale, a partire dall'Unione europea e dall'Alleanza Atlantica;
2) ad adoperarsi in sede europea e internazionale per promuovere azioni di solidarietà nei confronti dei cittadini russi perseguitati, arrestati o costretti a fuggire dal Paese, per aver protestato contro il regime e contro la guerra;
3) a garantire un continuo monitoraggio sulla situazione dei diritti umani in Bielorussia e a condannare la repressione e ogni ulteriore violazione e abuso perpetrato;
4) a sostenere l'Unione europea nell'attuazione in tempi rapidi delle sanzioni già deliberate contro Hamas, per colpire la capacità organizzativa, economica e finanziaria dell'organizzazione terroristica;
5) a garantire il rafforzamento della politica estera e di difesa comune attraverso maggiori e più efficaci investimenti per la sua base industriale e tecnologica, superando la frammentazione;
6) nell'ambito del processo di adesione, a garantire a Ucraina e Moldova ogni sostegno finalizzato a favorire il positivo esito della negoziazione, nonché ogni sforzo teso a rinforzare la stabilità e la sicurezza della Moldova, e continuare a sostenere la ripresa e la ricostruzione dell'Ucraina, nonché il suo ammodernamento e le opportune riforme;
7) a sostenere gli sforzi della Bosnia Erzegovina nella politica di riforme e avvicinamento all'Unione europea nell'ambito dei negoziati di adesione, nonché una politica di allargamento efficace nei Balcani occidentali attraverso il rafforzamento nell'area del ruolo dell'UE e dell'Italia, favorendo l'esplicarsi di percorsi di integrazione, la convergenza socioeconomica attraverso il nuovo piano di crescita per i Balcani occidentali e riaffermando la volontà di proseguire con determinazione nel processo di adesione;
8) ad assumere una chiara e determinata posizione, a livello bilaterale e in tutti gli organismi europei, nei confronti delle azioni destabilizzanti nei Paesi balcanici, per evitare che si rafforzi ulteriormente l'influenza della Russia nell'immediata area di interesse dell'Italia e della quasi totalità dei Paesi europei, nonché a trattare nelle sedi europee la questione dell'indirizzo e del finanziamento dei media in senso filorusso nell'area dei Balcani, con le ripercussioni in termini di politica estera ed internazionale e nelle relazioni l'Unione europea che ciò comporta.