“Prato è storicamente una città contendibile. Fino a pochi mesi la destra era certa di vincere, pensava a Prato come il cavallo di Troia per arrivare alla conquista della Regione Toscana. E invece oggi Prato festeggia un caso politico che parla al Paese, un modello che può e deve diventare esempio nazionale per il centrosinistra. E non solo e non tanto per la straordinaria vittoria di Ilaria Bugetti al primo turno: un fatto storico. Ilaria è infatti la prima sindaca donna di Prato, una donna preparata, empatica, competente, che ha fatto dell’ascolto e la prossimità la cifra della sua vita. Ma la vittoria al primo turno è il frutto di uno schema nel quale si è costruito attorno a lei un progetto politico vincente e convincente, con una visione di città al centro e alleanze fatte intorno ad essa. Alleanze larghissime, con chi ha voluto partecipare al programma della città e non pensare alle poltrone: Pd, sinistra e moderati, il Movimento Cinque Stelle e Più Europa. Chi è voluto rimanere fuori da questo schema non è nemmeno entrato in Consiglio comunale. Perché le persone non ne possono più delle ambiguità: o si sta da una parte o dall’altra. Il PD di Prato diventa il primo partito in città, è guidato da un segretario, Marco Biagioni, e da una segreteria di giovanissimi che ha coinvolto persone di tutte le età. La vittoria di Prato segna la vittoria di una donna che rompe il tetto di cristallo, di una generazione che si prende la guida di una coalizione politica, di una comunità che costruisce un progetto di alleanze largo, che non ha paura di esporsi ed essere netti sui temi che riguardano la vita della gente. Una storia da imparare per tutte le forze di opposizione nazionale, da prendere ad esempio per vincere anche nel Paese”. Così in una nota Marco Furfaro, deputato e responsabile iniziative politiche della segreteria nazionale del Partito Democratico.