“È il riciclo di una norma che era già prevista nel disegno di legge collegato al decreto primo maggio che doveva essere approvato un anno e mezzo fa, quindi sicuramente una norma molto tardiva. Noi siamo d'accordo che l'incrocio delle banche dati sia utile per contrastare la piaga del caporalato in agricoltura, ma non basta. La nostra proposta è quella di costruire un Durc di congruità, così come è stato fatto in edilizia cioè uno strumento che metta in relazione il tipo di coltura che viene fatto con la manodopera che è necessaria. Ci si deve arrivare anche in base alle esperienze già maturate con i vari indici di coerenza sperimentati in diversi contesti nazionale e regionali. Se non c’è congruenza non ci deve essere l’abilitazione per poter ottenere finanziamenti pubblici sia europei che nazionali, e questo deve diventare in prospettiva un titolo abilitativo per poter trasformare e commercializzare i propri rodotti. Va costruito come è stato fatto in edilizia in accordo con le parti sociali”. Lo ha detto Maria Cecilia Guerra deputata Pd e responsabile nazionale Lavoro intervenendo alla conferenza stampa del Pd di presentazione del pacchetto di emendamenti al Dl agricoltura.