"La nomina di Marcello Fiori a direttore generale dell’Inail e’ uno scandalo. In un Paese dove gli infortuni sul lavoro crescono, l’Inail dovrebbe essere messa al riparo da operazioni di lottizzazione. Soprattutto se chi viene indicato per un ruolo così delicato in passato e’ stato commissario per il ‘Restauro e sistemazione per spettacoli del complesso dei teatri in Pompei Scavi’. E oltre a essersi contraddistinto per aver aumentato a dismisura le spese di gestione, e’ stato anche condannato in appello dal tribunale di Torre Annunziata, poi prescritto dopo 14 anni. Successivamente ha ricoperto incarichi politici di rilievo in Forza Italia. Cosa legittima ovviamente, che tuttavia dovrebbe consigliare al governo di evitare nomine troppo marcate politicamente in un ruolo di direzione di un Ente che si finanzia con i soldi dei lavoratori e delle lavoratrici italiane. Ho depositato un’interrogazione perché credo che il governo debba spiegare quali sono i criteri con cui si fanno le nomine. Visto che nel caso dell’Inail sembra che conti la tessera di partito e non il merito". Così il deputato dem Arturo Scotto, capogruppo Pd in commissione Lavoro.