Forza Italia oggi ha scelto di barattare il suo emendamento, vagamente migliorativo, per smontare in coerenza con le altre forze di maggioranza, un pezzo del nostro ordinamento giuridico, cioè che le madri incinte e i bambini piccoli in carcere non ci dovrebbero stare. Un bambino che passa la sua infanzia in carcere non impara a parlare e dice solo “apri” e “chiudi”. Un bambino che passa la sua infanzia in carcere non impara a camminare sull'erba e perde l'equilibrio la prima volta che lo metti su un prato e viene sottoposto a una deprivazione sensoriale, relazionale e affettiva senza precedenti e semplicemente inimmaginabile. Vorrei che oggi ci ricordassimo che questo orrore sta per essere consentito semplicemente per assecondare un'esigenza propagandistica principalmente della Lega, come ci ha spiegato, molto chiaramente, l'onorevole Matone in Commissione. Stiamo scegliendo di togliere questa garanzia che il nostro ordinamento giuridico garantiva per colpire le madri rom, punendo il soggetto e non punendo la condotta e scegliendo il soggetto da punire su base etnica. Oggi è una buona lezione di come non fare una legge.
Così Rachele Scarpa, deputata Pd, intervenendo in Aula.