"Non si può permettere a nessuno di parlare dell'Onu come ha fatto Benjamin Netanyahu che, oggi davanti all'assemblea generale, l'ha definita "una palude antisemita".
L'Onu, non è una entità perfetta, ma è la più grande istituzione di pace al mondo, una garanzia per tutti gli Stati, anche per Israele il cui futuro, in questo momento, è messo a rischio proprio dalle politiche di Netanyahu e del suo governo di ultradestra.
Netanyahu attacca l'Onu perché non intende sottostare al diritto internazionale e al diritto umanitario internazionale come tutti i Paesi sono tenuti a fare. I crimini di cui si è macchiato e continua a macchiarsi, gli oltre 42mila morti a Gaza e l'occupazione illegale in Cisgiordania in primis, non solo non sono funzionali al raggiungimento del presunto obiettivo di liberare gli ostaggi nelle mani di Hamas ormai da un anno, ma hanno l'unico esito di continuare a generare un odio che rischia di contaminare irrimediabilmente le nuove generazioni. Netanyahu è disposto a questo e a molto altro pur di mantenere saldo il suo potere. Se finisce la guerra, finisce il governo Netanyahu e questo non può permetterlo". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo.