Grazie, Presidente. Membri del Governo, colleghe e colleghi, voglio fare una premessa in questa mia dichiarazione di voto, che potrebbe anche sembrare una cosa scontata, ma in realtà stiamo vedendo che non lo è affatto, ovvero che la problematica del dissesto idrogeologico è una questione seria e voglio ribadire questa parola, “seria”, perché non riesco a trovare parole più semplici, anche più dolci; ma meno seria, invece, vediamo la proposta che oggi ci chiedete di votare in quest'Aula. Dico questo anche per diversi motivi, lo dico perché la proposta di una Commissione d'inchiesta sul rischio idrogeologico è ora più che mai semplicemente inaccettabile. E guardate non è solo inutile, come abbiamo detto già più volte durante gli interventi, ma è anche offensiva; è offensiva nei confronti delle comunità dell'Emilia-Romagna, delle comunità di parte delle Marche e delle altre regioni d'Italia che stanno, in questo momento, affrontando un'altra devastante alluvione. E la maggioranza che fa? Ci porta in Parlamento questo provvedimento, che, come abbiamo già ripetuto più volte, è fuori luogo sia nei tempi, sia nei contenuti perché - siamo onesti - oggi ci saremmo aspettati più un provvedimento da parte del Governo per poter dare delle risposte concrete a chi, in queste ore, sta provando a togliere del fango dalla propria abitazione e, invece, ci tenete qui a parlare di una Commissione d'inchiesta. Ma, Presidente, è anche evidente come questa maggioranza, pressata da problemi irrisolti, cerchi di spostare l'attenzione con un diversivo per placare quello che è il malcontento popolare; ed è altrettanto paradossale che proprio la destra, che si dimostra assolutamente allergica ai procedimenti giudiziari, specialmente poi quelli che coinvolgono i loro massimi rappresentanti, abbia deciso qui di mettere in scena un vero e proprio processo, perché cari colleghi di questo si tratta. Purtroppo, come è scritto nella proposta, saranno i sindaci e gli amministratori locali le vittime sacrificali di questo provvedimento.
Ma mi viene da dire anche “nulla di nuovo”, perché ciò che stiamo discutendo riafferma, in realtà, un vizio cronico di questa maggioranza, un vizio presente fin dal suo insediamento, ovvero che, di fronte all'incapacità di trovare soluzioni ai problemi, preferisce prendere la strada più semplice e qual è la strada più semplice questa volta? È quella di scaricare le colpe su altri, quella di trovare un capro espiatorio, ma lo abbiamo già visto in altre occasioni. Penso, in maniera imbarazzante, quando, a seguito dell'aumento del prezzo della benzina, dovuto alla vostra decisione di aumentare le accise, avete provato a scaricare la colpa su quei poveri benzinai. Ma questa volta lasciatemi dire, cari colleghi, che avete superato voi stessi, perché questa volta volete infatti scaricare la vostra incapacità su chi, invece, ha avuto l'onere di gestire momenti anche tragici della storia del nostro Paese. Oggi volete scaricare la vostra incapacità sui sindaci, su quegli stessi sindaci che, quando si verificano gli eventi tragici e sotto i riflettori delle televisioni, andate a trovare per primi, mettendo loro una mano sulla spalla e promettendo che farete tutto ciò che serve, ma che poi, quando tornate qui in quest'Aula, in Parlamento, siete pronti a mettere invece sotto processo, perché oggi voi mettete sotto processo quegli stessi sindaci - sempre più spesso chiamati ad erigere gli argini contro la furia delle acque - che da mesi lanciano inascoltati grida di allarme sull'inconsistenza delle politiche di sostegno che avete messo in atto a favore delle comunità colpite da disastri negli ultimi tempi; oggi mettete sotto processo quegli stessi sindaci che si trovano ad affrontare con voi l'ennesima contraddizione, perché da una parte chiedete a quest'Aula di votare un provvedimento che punta il dito contro di loro, dimostrando che non vi fidate di loro, e, dall'altra, la prossima settimana o forse nelle prossime ore, farete votare in questa stessa Aula il Codice della ricostruzione, un provvedimento in cui la destra ha voluto scaricare sui sindaci maggiori responsabilità, senza mettere a disposizione ulteriori e mezzi per affrontare le emergenze. Tutto questo è inaccettabile, guardate noi non siamo qui oggi per difendere i nostri sindaci.
Non siamo qui per difendere i sindaci del Partito Democratico; noi oggi siamo qui anche per difendere i vostri sindaci, che state mettendo sotto processo per aver fatto il massimo con i pochi mezzi che avete fornito loro, ma soprattutto voi oggi state mettendo sotto processo, con questa Commissione, quei sindaci che, a causa della vostra latitanza, vi hanno sostituito con grande responsabilità nei momenti più drammatici.
La verità, Presidente, è che le problematiche complesse richiedono soluzioni complesse e questa maggioranza non è in grado di trovarle, perché quello del dissesto idrogeologico, così come le politiche ambientali sono questioni serie e complesse. Questa iniziativa dimostra come la maggioranza, incapace di trovare soluzioni, eviti di affrontare il vero problema, cioè quello del cambiamento climatico, la vera causa del dissesto idrogeologico.
Secondo ISPRA il 94 per cento del territorio italiano è vulnerabile a frane e alluvioni e gli eventi meteorologici estremi sono in aumento: solo nel 2022 ci sono stati più di 310 eventi anomali. Allora creare una Commissione d'inchiesta per cercare colpe tra chi gestisce le emergenze è semplicemente ingannevole: il Parlamento, oggi, ha tutti gli strumenti per valutare e migliorare le politiche ambientali e le problematiche del dissesto idrogeologico, ma è il momento di agire, non di perdere tempo in inutili discussioni come questa.
Il cambiamento climatico è una delle principali minacce globali e investire in prevenzione è fondamentale; continuare ad ignorarlo, come state facendo voi, o minimizzarne gli effetti condanna il nostro Paese a subire danni sempre più gravi sia economici che umani.
È tempo, cari colleghi di maggioranza, di assumersi la responsabilità, ascoltando la comunità scientifica e le realtà locali per affrontare in modo serio la lotta contro il cambiamento climatico: solo con un'azione coordinata e lungimirante possiamo sperare di proteggere il nostro territorio e garantire un futuro sostenibile per le nostre prossime generazioni. Per queste ragioni, Presidente, voteremo convintamente contro l'istituzione di questa Commissione d'inchiesta, che punta il dito contro i sindaci e inganna tutti noi e le prossime generazioni, non affrontando la problematica del dissesto idrogeologico in modo serio.