A.C. 2100
Grazie, Presidente. Ho ascoltato gli interventi degli altri gruppi e, sì, hanno ragione quei gruppi che richiamano all'importanza fuori dal comune, dall'ordinario, di questo accordo, del GCAP.
È vero: viviamo in tempi non ordinari e viviamo in tempi estremamente complessi. Viviamo in tempi in cui nel mondo stanno aumentando il numero di minacce e il livello di aggressività. Per questo, io credo che per il nostro Paese corrisponda all'interesse nazionale rafforzare tutte quelle azioni che sostengono, valorizzano, allargano, approfondiscono le occasioni di cooperazione e collaborazione con i nostri alleati storici.
Questo è un Accordo di difesa, i cui contenuti sono stati delineati, sia dai gruppi che sono a favore, sia dai gruppi che sono contro, con due partner storici del nostro Paese: il Regno Unito e il Giappone. Sono due partner che sono esterni al perimetro europeo, uno per ragioni geografiche, l'altro per una scelta, ma sono due partner che fanno parte di una stessa idea di valori, di una stessa idea di visione del mondo.
Per questo credo che corrisponda all'interesse del nostro Paese votare a favore di questo Accordo. Tutte le occasioni in cui noi rafforziamo le capacità di collaborazione e di difesa delle nostre alleanze sono occasioni che rispondono all'interesse supremo del Paese. Tutte le volte che noi rafforziamo le occasioni di collaborazione, di ricerca, di lavoro comune all'interno delle nostre alleanze, sono occasioni che rafforzano la nostra capacità di difesa, la nostra capacità di proiettare a livello globale, come ricordava anche il collega Formentini, i nostri valori e i nostri interessi. Per questo, il Partito Democratico voterà a favore.
Certamente noi sappiamo quanto sia costoso investire, in questa fase, risorse per la difesa. È una fase estremamente complicata per i bilanci statali, è una fase estremamente complicata per i bilanci delle famiglie. Per questa ragione ci rifacciamo a quanto ha detto qualche settimana fa il Presidente Mattarella. Nessuno vorrebbe fare quello che stiamo facendo, ma la sicurezza fa parte di uno dei prerequisiti dell'interesse nazionale, e, quindi, gli investimenti in sicurezza vanno presi avendo ben chiaro il costo di questi investimenti, la prospettiva cioè di costruire un mondo in cui questi investimenti non sono più necessari, perché vogliamo un mondo in cui si possa cooperare, collaborare e non contrastarsi, ma dobbiamo fare questo tipo di investimenti perché il mondo che conosciamo non c'è più.
Dobbiamo affrontare un mondo che è molto più complicato e irto di minacce, e per questo rafforzare le partnership vuol dire rafforzare un'idea di presenza sullo scenario internazionale. Chiediamo al Governo, oltre a questo, di rivedere una serie di meccanismi di spesa pubblica generale, di vantaggi fiscali che vengono concessi a gruppi di interesse. Riteniamo che lì si debbano trovare le risorse per rafforzare il sistema di welfare sociale, non possiamo pensare che ci siano spese alternative.
Dobbiamo pensare sia alla sicurezza internazionale che alla sicurezza sociale, favorendo una maggiore equità sia nel carico fiscale che nella spesa fiscale, che sono questioni sulle quali non siamo soddisfatti dell'atteggiamento che sta tenendo il Governo, che, invece, in questi mesi ha rallentato la lotta contro l'evasione e non sembra avere intenzione di distribuire in modo equo il carico fiscale, secondo quanto previsto dagli articoli della Costituzione e, in particolare, dall'articolo 53. Grazie e voteremo a favore di questo Accordo.