A.C. 30-A e abbinate
Grazie, Presidente. Noi abbiamo esaminato con grande attenzione in Commissione giustizia questo provvedimento, lo ricordavamo prima negli interventi che abbiamo fatto esaminando gli emendamenti e votandoli. Questo è un provvedimento piuttosto datato: è un provvedimento che è entrato nel lontano 2023 in Commissione giustizia ed è stato oggetto veramente di un attento e selettivo esame che ha portato, però, a una torsione rispetto a quello che era il provvedimento originario. Il provvedimento originario ha perso tantissimi pezzi. Grazie all'aiuto del collega Gianassi, sono riuscita a indicare quali sono questi pezzi persi e li voglio mettere in fila, perché fanno comprendere quanto sia stato complicato lavorare su un provvedimento che, poi, con il tempo, si è trasformato in un provvedimento completamente diverso o, comunque, così diverso da non raggiungere quello che era l'obiettivo, peraltro condivisibile, della collega Brambilla. E ne siamo dispiaciuti, perché avremmo voluto sentire parole più forti, avremmo voluto sentire delle prese di posizione anche più importanti, che ci fosse una maggiore condivisione sull'iniziativa parlamentare portata avanti dalla collega.
Dal testo originario al testo attuale è stato cancellato, ad esempio, l'articolo riguardante la partecipazione a spettacoli e manifestazioni vietati, nel quale era stata prevista la stessa pena ridotta alla metà per chi organizza gli eventi, quindi, questa parte è stata cancellata; è stata cancellata l'estensione della confisca degli animali sottoposti a maltrattamento; è stata cancellata la sussistenza del reato di uccisione di animale e maltrattamento dello stesso per colpa; è stata cancellata l'estensione dell'aggravante per gli animali conviventi, per le attività commerciali, per l'uso delle armi e per le attività professionali; è stata cancellata l'ipotesi della radiazione del veterinario per condanne di maltrattamento o uccisione… scusi, Presidente, se mi fermo, ma c'è qualche collega che sta ascoltando a voce alta un cellulare da cui io sento esattamente quello che si stanno dicendo. Se cortesemente usate gli auricolari sarebbe molto utile e prezioso.
Presidente, come dicevo è stata cancellata l'ipotesi di radiazione del veterinario per condanna di maltrattamento o uccisione; è stata altresì cancellata l'ipotesi del reato per l'utilizzo di esche e bocconi avvelenati; è stato cancellato il reato per uso di farmaci non terapeutici ed è stata cancellata anche l'abrogazione delle norme speciali; è stato cancellato l'affido dell'animale sequestrato o confiscato; è stata cancellata l'ipotesi della banca dati delle Forze di polizia, la cui utilità credo non sfugga a nessuno; è stata cancellata la previsione dei centri realizzati per gli animali vittime di reato; è stata cancellata la programmazione scolastica per la tutela degli animali che, anche dal punto di vista della tutela degli stessi e anche dell'approccio culturale, sarebbe stata quanto mai preziosa. È stata cancellata anche l'attività illecita contro la fauna selvatica protetta e sono state cancellate le norme di coordinamento.
Ora, sarebbe bastato questo per dire che il provvedimento era evidentemente completamente trasformato e pressoché, non voglio dire, inutile, perché qualche passetto in avanti c'è, ma certamente non così ambizioso come era stato presentato e come forse qualcuno lo presenterà adesso, però, francamente non possiamo non dire una parola di verità; poi, Presidente, dopo che è stato così fortemente rivisto e riformulato il testo con le cancellazioni che ricordavo, c'è stata un'ulteriore falcidia degli emendamenti e degli articoli dopo il parere della Commissione bilancio, per cui è stato modificato anche l'affido definitivo dell'animale sequestrato o confiscato; è stata soppressa definitivamente la banca dati delle Forze di polizia, è stata soppressa l'istituzione dei centri di accoglienza per gli animali ed è stata altresì soppressa la realizzazione, come ricordavo prima, dei programmi scolastici educativi.
Del resto, perché sono stati soppressi? Sono stati soppressi perché l'ultimo articolo del provvedimento, sul quale abbiamo espresso convintamente un parere contrario, è quello della cosiddetta invarianza finanziaria. Quando si fanno questi provvedimenti, che hanno anche spunti importanti, ma evidentemente per la loro attuazione richiedono risorse, e si mette come ultimo punto quello dell'invarianza finanziaria, è chiaro che ci stiamo prendendo in giro; ed è chiaro anche che il lavoro che abbiamo fatto in Commissione e il lavoro che ha fatto l'Aula viene - diciamo così - in qualche modo non considerato come dovrebbe e, soprattutto, viene denigrato da un'attività che viene svolta solo sulla carta, perché, senza quelle risorse, molte delle cose che sono state previste sono saltate, e, senza quelle risorse, alcune delle cose che sono previste non saranno attuate pienamente o addirittura rimarranno scritte solo sulla carta.
Ora, però, nella mia dichiarazione di voto tra l'altro non posso non tener conto del fatto che alcune cose sono rimaste e addirittura si rischia - e riprendo l'articolo 10, quello sugli animali a catena - di scrivere una norma che, per come è scritta, va ad arretrare culturalmente, e anche dal punto di vista legislativo, rispetto a norme che sono già esistenti, che sono state adottate a livello regionale e che in qualche modo vanno incontro allo spunto iniziale di questo provvedimento, spunto iniziale che abbiamo condiviso e che è il solo motivo per cui, Presidente, noi arriviamo a un voto di astensione.
Perché, diversamente, non avremmo potuto votare neppure l'astensione, visto il contenuto davvero molto lieve - diciamo così - di un provvedimento che, alla fine, contiene soltanto qualche rivisitazione di norme penali, qualche inasprimento di pena (peraltro, contiene non solo inasprimenti di pena, perché, in alcuni casi, c'è anche una riduzione delle pene).
Tuttavia, l'unico motivo per cui ci asteniamo, se vuole, sta all'inizio di questo percorso, cioè il fatto che questo provvedimento nasceva con l'ambizione di armonizzarsi non solo rispetto alla Costituzione, ma anche rispetto alle norme comunitarie. La Costituzione, che abbiamo modificato, oggi, prevede, all'articolo 9, un preciso riferimento alla tutela degli animali; invece, la norma comunitaria da tempo considera gli animali esseri senzienti e, in quanto tali, esseri che provano dolore, esseri rispetto ai quali l'iniziativa non può essere quella che avevamo nel nostro vecchio codice, il quale - ed è il motivo per cui oggi lo modifichiamo con questo provvedimento - prevedeva la tutela per la lesione del sentimento dell'umano rispetto all'animale. Qui, oggi, invece, il soggetto giuridico diventa l'animale.
Questo è un passaggio per noi fondamentale e importante. Era l'inizio e pensavamo che sarebbe stato un bell'inizio di un percorso un po' più adeguato ai tempi, alle richieste e anche alla necessità di intervenire, affinché, effettivamente ci fosse una tutela degli animali non soltanto giuridica, ma anche una tutela che affrontasse gli aspetti di natura culturale. Ed è per questo che siamo stati fortemente contrari alla cancellazione della formazione scolastica professionale, l'iniziativa che avrebbe dovuto intervenire laddove c'è questa fragilità. Per questo motivo siamo rimasti anche un po' sconcertati dall'evoluzione tutta negativa - anzi, mi verrebbe da dire, dall'involuzione - che questo provvedimento ha avuto; per cui da un provvedimento ambizioso qual era e da un provvedimento che partiva dalla Costituzione e dalle norme comunitarie e modificava il codice penale entrando nel merito anche di alcuni passaggi sui quali avremmo voluto vedere maggior coraggio, oggi, purtroppo, viene portato a casa un provvedimento che - me lo faccia dire, Presidente - sembra più una bandiera per chi l'ha presentato che un provvedimento utile fino in fondo per la tutela degli animali.
E questo ci dispiace, perché abbiamo creduto che fosse veramente il momento del salto di qualità, tra l'altro, con un provvedimento di natura parlamentare, quindi, con un'iniziativa parlamentare e non con il solito provvedimento del Governo che spesso si sostituisce all'attività parlamentare.
Dispiace che invece questa attività non sia stata condivisa, dispiace che questa attività non sia stata ambiziosa, dispiace soprattutto che questa attività non abbia tenuto conto del contesto nel quale oggi è richiesta una vera, costante, idonea e dignitosa tutela degli animali. Per questo motivo, votiamo con un voto di astensione. Per questo motivo, siamo dispiaciuti che questo provvedimento, quel coraggio, non l'abbia avuto.