Economia

La Manovra è punitiva per gli italiani all'estero, scippo sulle pensioni

04/12/2024
 
Pd unico gruppo parlamentare che ha segnalato emendamenti, parlamento converga
 
"Il Governo Meloni ha tradito tutte le promesse fatte agli italiani all'estero. Per il Partito democratico è una battaglia fondamentale che faremo nella legge di Bilancio sostenendo gli emendamenti che abbiamo presentato e segnalato a partire da quello sulla rivalutazione dell'indicizzazione delle pensioni. Siamo l'unico gruppo parlamentare a pensare agli italiani all'estero, oltre 6 milioni di concittadini, la cosiddetta 21esima regione italiana". Così Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera, in apertura della conferenza stampa del Pd sulla presentazione del pacchetto di emendamenti alla legge di Bilancio sugli italiani residenti all'estero.
 
"Gli emendamenti riguardano principalmente la richiesta di soppressione del blocco rivalutazione dell'indicizzazione per i pensionati che vivono all'estero. Stiamo parlando di 8 milioni di euro, uno scippo vero e proprio, che si spalmerà fino al 2034. Un italiano all'estero che prende mille euro al mese, dal 2026 perderà ogni mese 50 euro, oltre all'eccedenza dell'anno. È un atto gravissimo", ha spiegato Toni Ricciardi, vicepresidente del gruppo Pd alla Camera ed eletto all'estero nella circoscrizione Europa.
 
Un altro emendamento segnalato - ha aggiunto Ricciardi - è quello che riguarda il rinnovo dei passaporti, sul modello spagnolo che funziona benissimo, per il rinnovo dei passaporti una tantum per i residenti all'estero superati i 70 anni. Un modo per snellire il sistema dell'emissione dei passaporti del 30/35% dei siti consolari e allo stesso tempo agevolare la vita dei nostri concittadini anziani all'estero. Inoltre proponiamo per i frontalieri un ampliamento dello smart working dal 25 al 40% come prassi consolidata in Europa negli altri Paesi ed è un emendamento a costo zero per lo Stato".
 
"Ed ancora il supporto attraverso uno stanziamento di 500.000 euro per l’anno 2025 per il contributo alle spese di funzionamento del CGIE e di 500.000 euro per l’anno 2026 per il contributo alle spese di funzionamento dei COMITES, due organismi rappresentativi della collettività italiana, eletti direttamente dai connazionali residenti all’estero che rappresentano le esigenze dei cittadini italiani residenti all'estero nei rapporti con gli Uffici consolari, con i quali collaborano per individuare le necessità di natura sociale, culturale e civile della collettività italiana".
 
"Normalmente le leggi di bilancio sono deludenti per gli italiani all'estero. Però non era mai capitato di vedere una legge di bilancio addirittura punitiva per gli italiani all'estero. Misure inique e ingiustificate e l'esempio delle pensioni e dell'indennità di disoccupazione tolte solamente a chi è residente all'estero è eloquente in questo senso. Anche i servizi consolari con questa manovra vengono tagliati di quasi 23 milioni di euro. Tutto questo accade solo perché i partiti che sostengono questo Governo non godono di ottima salute all'estero". Lo ha detto Fabio Porta, deputato Pd eletto all'estero, circoscrizione Africa, Asia, Oceania, Antartide.
 
"All'estero ci sono oltre 80 milioni di italiani, di cui solo 6 milioni iscritti nelle liste estere, ed influiscono moltissimo sull'export italiano. CGIE e COMITES sono punti di riferimento per gli italiani all'estero ed importantissimo è il sostegno alle camere di commercio all'estero, che rappresentano una rete capillare. L'88% delle 20 mila imprese associate è rappresentato da azienda locali che riconoscono nell'Italia un partner per il proprio business e investimento. Questa manovra taglia le gambe agli italiani all'estero e quindi all'economia del nostro Paese", ha aggiunto il deputato Pd Nicola Carè, eletto nella circoscrizione America meridionale.
 
"Mi associo al ringraziamento degli altri deputati anche per il responsabile Pd italiani nel mondo, Luciano Vecchi. E vorrei ricordare che 
il 21 novembre abbiamo portato ad approvazione unanime, anche al Senato, la legge sui servizi consolari, a prima firma Ricciardi, che istituisce un nuovo fondo di 4 milioni di euro per i servizi consolari. La prima volta di una legge ordinaria per gli italiani all'estero. Questo è uno straordinario risultato del Partito democratico, una cosa che non era mai successa prima", ha detto il deputato Pd e ingegnere nucleare Christian Di Sanzo, eletto nella circoscrizione Nord America.
 
“Noi come eletti all’estero abbiamo il dovere non solo di sostenere le nostre comunità all’estero, ma anche di fargli trovare una condizione migliore al loro rientro. Il senso del nostro mandato è quello di non far sentire “espulso” dalla nostra comunità chi sceglie o è’ costretto ad andare all’estero, ma anzi, di creare le condizioni perché possa scegliere di tornare portando con sé l’enorme patrimonio acquisito”, ha detto il senatore del Pd e professore Andrea Crisanti, eletto nella circoscrizione Europa.