Annuncio ai sensi dell'articolo 131 del Regolamento.
Con riferimento alle interrogazioni a risposta scritta Fornaro e Quartapelle Procopio n. 4-04279, Fratoianni ed altri n. 4-04280 e Francesco Silvestri e Alfonso Colucci n. 4-04281 e alla interrogazione a risposta orale Graziano ed altri n. 3-01719, pubblicate nell'allegato B del 6 febbraio 2025; alla interrogazione a risposta scritta Francesco Silvestri ed altri n. 4-04294, pubblicata nell'allegato B del 7 febbraio 2025; alle interrogazioni a risposta scritta Rosato ed altri n. 4-04304 e Faraone n. 4-04307, pubblicate nell'allegato B del 10 febbraio 2025; alle interrogazioni a risposta immediata in Assemblea Braga ed altri n. 3-01738 e Faraone ed altri n. 3-01739, pubblicate nel presente allegato B, il Governo, con lettera del 18 febbraio 2025, ha dichiarato di non poter rispondere, ai sensi dell'articolo 131, comma 1, del Regolamento, a tali interrogazioni, indicandone il motivo.
Al Ministro della giustizia. — Per sapere – premesso che:
recenti notizie di stampa hanno riportato che la società israeliana Paragon solutions ha rescisso il contratto con l'Italia per l'utilizzo dello spyware «Graphite», a causa di presunte violazioni dei termini di servizio e del quadro etico concordato;
tale spyware sarebbe stato utilizzato per attività di sorveglianza nei confronti di giornalisti e attivisti, tra cui il direttore di Fanpage, Francesco Cancellato, e l'attivista di Mediterranea saving humans, Luca Casarini;
il Ministro per i rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha dichiarato che il contratto con Paragon solutions non è stato rescisso e che i servizi di intelligence non hanno sospeso l'uso dello spyware, mentre successive notizie di stampa riportano che l'intelligence italiana e Paragon solutions avrebbero «concordato di sospendere l'operatività del sistema fino alla conclusione della procedura di due diligence condotta dal Copasir e dall'Agenzia nazionale per la cybersicurezza»;
le forze di polizia, quali Polizia di Stato, Carabinieri e Guardia di finanza, hanno smentito l'utilizzo dello spyware «Graphite», mentre la Polizia penitenziaria non ha ancora fornito una smentita ufficiale;
è fondamentale garantire la trasparenza e il rispetto dei diritti fondamentali, evitando l'uso improprio di strumenti di sorveglianza da parte delle autorità –:
se la Polizia penitenziaria abbia mai acquisito o utilizzato lo spyware «Graphite» o altri software di sorveglianza prodotti da Paragon solutions e, in caso affermativo, se il Ministro interrogato sia a conoscenza di eventuali violazioni dei termini di servizio e del quadro etico concordato con Paragon solutions da parte della Polizia penitenziaria o di altri apparati sotto la giurisdizione del Ministero della giustizia.