23/07/2025
Rachele Scarpa
3-02115

Al Ministro dell'interno. — Per sapere – premesso che:

   in data 21 luglio 2025 è stata ritrovata una finta bomba a mano appesa alla cassetta postale della sede dell'Anpi (Associazione nazionale partigiani d'Italia) di Treviso, situata in via Isonzo, all'interno di un edificio che ospita diverse associazioni civiche e culturali;

   si tratta di un gesto intimidatorio dal chiaro contenuto simbolico e politico, volto a colpire un'associazione che rappresenta la memoria e i valori dell'antifascismo, sanciti nei principi fondamentali della Costituzione repubblicana;

   l'episodio si inserisce in un contesto nazionale in cui si sono recentemente verificati altri atti vandalici e provocatori riconducibili a una matrice neofascista, tra cui la devastazione della lapide che a Roma ricorda il luogo del rapimento di Giacomo Matteotti;

   simili episodi non possono essere sottovalutati né derubricati a «bravate», in quanto generano un clima di tensione e insicurezza nei confronti delle realtà impegnate nella tutela della memoria democratica e nella promozione dei valori costituzionali;

   risulta sempre più urgente un'azione chiara e coerente delle istituzioni per contrastare con fermezza ogni forma di apologia del fascismo e di violenza politica, anche attraverso il rafforzamento degli strumenti di monitoraggio e prevenzione dei fenomeni neofascisti e neonazisti, come previsto dalla normativa vigente (in particolare la legge n. 645 del 1952, cosiddetta «legge Scelba», e la legge n. 205 del 1993, cosiddetta «legge Mancino») –:

   se il Ministro interrogato sia a Conoscenza dei fatti avvenuti presso la sede dell'Anpi di Treviso e quali informazioni siano emerse dalle segnalazioni presentate alle forze dell'ordine;

   quali iniziative urgenti intenda adottare affinché siano individuati i responsabili e sia garantito che gesti simili non si ripetano;

   se il Governo non ritenga necessario ribadire pubblicamente e senza ambiguità la propria condanna verso ogni forma di rigurgito fascista, in coerenza con i valori fondativi della Repubblica;

   se il Ministero dell'interno stia monitorando sistematicamente la presenza e l'attività di gruppi neofascisti sul territorio nazionale e quali siano i dati disponibili in merito alle azioni preventive o repressive messe in atto negli ultimi dodici mesi.