Data: 
Giovedì, 22 Gennaio, 2015
Nome: 
Chiara Gribaudo

Grazie Presidente, ho chiesto di poter intervenire per ricordare in questa aula solenne una piccola grande donna, Caterina Brunetto. 
Una donna coraggiosa che, come molte altre, non sarà citata nei libri di storia, pur avendo dato un importante contributo nella lotta di liberazione. Ma rimarrà per sempre nella memoria delle nostre comunità e nella riconoscenza di chi sa che viene da lontano. 
Caterina Brunetto ci ha lasciato a quasi 95 anni. Nel gennaio 1944, appena ragazza, aveva nascosto, curato e poi aiutato a fuggire dai nazifascisti Duccio Galimberti, eroe nazionale della Resistenza e medaglia d'oro, che grazie a lei riuscì prima ad arrivare a Borgo San Dalmazzo e quindi a Torino, dove una volta guarito prese il comando del CLN del nord ovest, fino al suo assassinio, avvenuto il 4 dicembre. 
Caterina è stata una grande lavoratrice, una madre premurosa, una donna rigorosa e forte, così come sono le montagne che circondano la sua casa a Rittana e le nostre meravigliose terre. 
Caterina non ha mai chiesto nessun riconoscimento, come molte altre donne che come lei e anche più di lei hanno rischiato con coraggio, in quei venti mesi di Resistenza, la propria vita. 
La storiografia resistenziale purtroppo non ha sempre tenuto conto di questa condizione di nascondimento in cui tante donne si sono trovate. Bisogna sottrarle all'oblio e su questo è apprezzabile il lavoro che in Commissione istruzione si sta facendo proprio con questo obiettivo. Ma Caterina, grazie alla sua memoria di ferro, ha sempre raccontato sia la sua storia, che ha trasmesso alla sua bella famiglia e non solo, a tutta la comunità, e con essa tutti i valori. Grazie Presidente. Dicevo, e con la sua storia tutti i valori ad essa connessi: la libertà, la democrazia e la necessità di vivere in un Paese di pace. 
Ho voluto ricordarla qui, signor Presidente, perché Caterina, come tante persone per bene, ha rappresentato, con il proprio impegno quotidiano, straordinariamente normale e silenzioso, il meglio dell'Italia operosa e fiera. Quell'Italia le cui radici, in quest'Aula, non dobbiamo mai dimenticare, per assolvere rispettosamente al nostro compito, con disciplina ed onore. 
Non dimenticheremo mai né il suo coraggio né il suo sorriso, ricco di curiosità per la vita e per il mondo. 
Grazie Caterina e grazie Presidente.