Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro della giustizia, al Ministro per le disabilità. — Per sapere – premesso che:
la Strada Parco, che attraversa le città di Pescara e Montesilvano, rinveniente dalla riqualificazione del sedime della vecchia ferrovia adriatica dismessa il 31 gennaio 1988, è stata destinata ad accogliere un sistema di trasporto pubblico a mezzo filobus;
dopo varie vicende che hanno interessato l'area lasciata sino ad oggi alla libera fruizione ciclopedonale, è stata attivata sul tracciato, in via provvisoria, la circolazione di bus elettrici in attesa di collaudo per l'utilizzo dei filobus;
già la prima giornata dell'esercizio provvisorio è stata segnata da gravi criticità per la sicurezza, incidenti con investimento mortale di un animale, ferimento di passeggeri, malfunzionamenti semaforici, presenza di ostacoli che ne impediscono la fruizione a persone con disabilità, tanto che il comitato cittadino «Strada Parco Bene Comune» ha proposto ricorso al Tar Abruzzo, che, preso atto della pericolosità di detto esercizio «provvisorio», lo ha sospeso rinviando la decisione nel merito;
la Società T.U.A. che gestisce i trasporti ha impugnato la decisione dinanzi al Consiglio di Stato, che, con ordinanza 20 giugno 2025, ha confermato la pericolosità e quindi la sospensione della circolazione dei bus elettrici, ha ordinato/invitato il Tar ad anticipare l'udienza di merito e, per tutelare TUA da potenziali danni, ha prescritto la sottoscrizione di una fidejussione di 50.000 euro al mese, fino a completamento dell'intero iter decisorio, a carico del comitato cittadino;
si tratta di un provvedimento che lascia presagire che l'ipotesi sulle voci di danno formulata in fase cautelare sia destinata a tramutarsi in quantificazione di danno attuale a vantaggio di TUA ed a carico del comitato, che, non avendo un patrimonio autonomo, potrebbe essere costretto ad abbandonare la causa;
al di là delle valutazioni in merito alla destinazione di questa area di risulta, è indispensabile assicurarsi che la scelta non prescinda comunque dal perseguimento di obiettivi di sicurezza, sostenibilità ambientale ed inclusione sociale –:
se non ritengano urgente adottare iniziative, per quanto di competenza, al fine di:
a) chiarire se l'attuale servizio bus sulla Strada del Parco costituisca realmente una misura temporanea volta da subito a migliorare strutturalmente la mobilità Pescara-Montesilvano in attesa del collaudo della filovia o si tratti di un'operazione volta a porre rimedio alle difficoltà del progetto filoviario originario, il cui esito del collaudo è incerto;
b) rendere noto se e quali azioni correttive si stiano ponendo in essere per garantire da subito e per il futuro l'incolumità pubblica, con particolare riferimento alla sorveglianza fisica degli incroci, alla messa a punto dei sistemi semaforici e all'adozione di misure per impedire l'accesso non autorizzato alla corsia riservata;
c) far conoscere se sia stato attivato un piano di monitoraggio intensivo di questo esercizio provvisorio per assicurare quella sicurezza che deve essere garantita ab origine da regione e comuni coinvolti, non affidata a comitati cittadini, peraltro il più delle volte impossibilitati ad intervenire per carenza di autonomia finanziaria;
d) far sì che siano state valutate approfonditamente l'efficacia e l'efficienza del progetto filoviario rispetto alla fruizione del servizio da parte dei diversamente abili, rispetto ai costi e alle alternative;
e) far conoscere quali siano i tempi certi previsti per i collaudi Ansfisa del sistema filoviario e quale sia il piano B dell'amministrazione qualora il collaudo della filovia dovesse avere esito negativo o richiedere modifiche sostanziali incompatibili con l'attuale assetto;
quali iniziative di competenza intendano intraprendere per evitare che possa ripetersi che la cittadinanza, da un giorno all'altro, venga messa in pericolo dall'avvio di un esercizio, anche provvisorio, di trasporto pubblico, non preceduto dalle necessarie verifiche di sicurezza;
se reputino indispensabile ricercare soluzioni che consentano ai cittadini, senza dover far ricorso alla giustizia, l'esercizio democratico della difesa dei propri diritti, in maniera rapida e meno conflittuale e dispendiosa possibile.