Data: 
Martedì, 30 Settembre, 2025
Nome: 
Ouidad Bakkali

Grazie, Presidente. Anche noi ci associamo alla richiesta di informativa, ci associamo alla richiesta di responsabilità, affinché questo luogo, anche il Parlamento, possa essere un luogo nel quale la Presidente del Consiglio venga a dire e a chiarire che questo Governo opera per proteggere la Global Sumud Flotilla.

La Global Sumud Flotilla è pacifica, non violenta, disarmata, opera nel solco della legalità internazionale. Tutto all'opposto rispetto a quanto sta facendo Netanyahu, ormai da due anni, nell'impunità totale. Ripeto: pacifica, disarmata, non violenta e nel rispetto della legalità internazionale.

Queste sono ore delicatissime per la Flotilla e chi è a bordo, i nostri concittadini, le attiviste e gli attivisti, i nostri colleghi non meritano di ricevere parole pesanti come macigni, in queste ore. Ovvero: non vi proteggiamo più.

Uno sforzo diplomatico andava fatto, era quello di aprire i corridoi umanitari permanentemente. Questo chiediamo, questo abbiamo sempre chiesto. Questo ha sempre chiesto la Global Sumud Flotilla, questo è sempre stato l'unico obiettivo, nonostante lo scredito, nonostante le fake news che sono state propagate su quanto sta facendo la Global Sumud Flotilla. Interrompere l'utilizzo della fame, della carestia come arma contro il popolo palestinese. Chi si sta occupando di questo? Chi si sta occupando di sbloccare gli aiuti - lo si citava prima - bloccati a Genova? Non possono passare aiuti e cibo perché valutati troppo calorici per il popolo palestinese. Ma qual è la logica?

L'azione diplomatica e il chiedere che non venga utilizzata la violenza non è un'indicazione che va rivolta alla Global Sumud Flotilla, ma va chiarito e ripetuto al Governo di Netanyahu. Gli unici che hanno usato violenza contro la Global Sumud Flotilla sono stati gli israeliani.

Quindi sì, a bordo ci sono persone responsabili, coscienti, che hanno già dichiarato che si fermeranno, ma non ora e non perché questo è quanto chiede il Governo italiano.

Dal Governo italiano noi chiediamo responsabilità, chiarezza e che venga raggiunto, ripeto, l'obiettivo politico di questa missione, che non è la violenza, che non è forzare, che non è provocare. Lo ripeto: è aprire un corridoio umanitario permanente per il popolo di Palestina.

Perché quello che sta succedendo in queste ore, intanto che parliamo, intanto che cerchiamo di capire cosa succederà con riferimento agli accordi, è che la popolazione civile continua a morire di fame. Questo deve essere chiaro.

Quindi, il corridoio umanitario deve essere parte integrante dello sforzo diplomatico di chi sta parlando con il Governo israeliano e bisogna scongiurare ogni atto violento contro gli attivisti e le attiviste, contro chi è a bordo della Global Sumud Flotilla.