Una personalità di assoluto rilievo che il recente incarico a tutela della Costituzione rende indiscutibile. Tutto questo ha ricomposto un fronte interno alle forze politiche, in primo luogo al Pd e, in ultimo ma non per ultimo, alla maggioranza di governo. Lo dicono le 665 preferenze e l’applauso che ha salutato il nuovo presidente della Repubblica. Va detto che il consenso a Sergio Mattarella si è esteso ben oltre il perimetro della maggioranza di governo, a riprova che si è trattato di una scelta di altissima qualità non solo nel merito ma anche nel metodo. Una scelta di cui va dato pienamente atto al presidente Renzi, sia per il metodo seguito che per il merito. Merito e metodo generati dalla piena consapevolezza che la complessità di questa fase politica e politico-economica è tale da non perdonare errori o superficialità.
Nell'augurare buon lavoro al nuovo presidente è comune la consapevolezza che il percorso delle riforme e l'azione del governo e della maggioranza parlamentare per avviare una difficile fase di crescita, della quale si avvertono i primi segnali, hanno bisogno dell'esperienza e del rigore costituzionale di una personalità come Sergio Mattarella.
Lo afferma Salvatore Capone, deputato del Pd della Puglia.