Chi parla di depenalizzazione mente
“Abbiamo dato il via libera al decreto legislativo sulla tenuità del fatto che riguarda i reati puniti con pena massima fino a 5 anni o esclusivamente pecuniaria : il provvedimento è equilibrato e non deve essere confuso con la depenalizzazione. Chi lo fa o non conosce il testo o mente. Si tratta infatti solo di norme che tengono conto della scarsa gravità dei fatti, tanto che l’omicidio colposo ne è escluso perché è incompatibile con il concetto di tenuità”.
Lo afferma il relatore del parere, Davide Ermini, deputato democratico della Commissione Giustizia il quale spiega che: “ci sono condizioni molti restrittive rispetto al riconoscimento della ‘tenuità del fatto”: sono cioè esclusi reati connotati da motivi abietti o futili, sevizie o crudeltà o in violazione del sentimento di pietà per gli animali e ai danni di persone indifese, come i minori o gli anziani. Non ci sono automatismi: il Pm valuta gli atti e chiede di considerare la tenuità del reato al giudice, cui spetta la decisione anche sulla base della valutazione della personalità di chi ha commesso il fatto (che deve essere tenue o irrilevante anche sotto l’aspetto economico). L`archiviazione per tenuità del fatto non pregiudica il risarcimento del danno in sede civile e le vittime si possono naturalmente opporre. Infine, l’eventuale riconoscimento della tenuità verrà inserito nel casellario giudiziario per evitare che lo stesso soggetto ne possa usufruire un’altra volta. Per tutti questi motivi, che danno al testo un carattere equilibrato, il nostro parare al provvedimento è stato positivo”, conclude Ermini.