“Chiusa la vicenda della responsabilità civile dei magistrati in tempo utile a evitare pesanti e insostenibili sanzioni pecuniarie da parte dell’Europa, ora occorre procedere con speditezza sul fronte delle norme anticorruzione e della prescrizione, che sono già in discussione in Parlamento e rappresentano senza dubbio la vera priorità nel campo delle riforme della giustizia”. E’ quanto afferma Donatella Ferranti, presidente della commissione Giustizia della Camera, giudicando “un buon segnale” l’approvazione al Senato dell’emendamento governativo che aumenta la pena minima e massima per la corruzione cosiddetta propria: “Dobbiamo in fretta e con decisione voltare pagina – dice l’esponente del Pd – rispetto ad anni passati di ingiustificata ‘timidezza’ nella lotta anticorruzione, con norme più efficaci e stringenti e al tempo stesso con una riforma sulla prescrizione e sui tempi ragionevoli del processo. E soprattutto, lo ha ricordato anche ieri il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, dobbiamo ritornare a dare rilievo penale – sottolinea Ferranti – al falso in bilancio che in questi anni, dopo la sostanziale depenalizzazione voluta dal governo di centrodestra, ha assicurato ampie sacche di impunità e alimentato la corruzione”.