“Una riforma equilibrata ma sostanziale, che potrà finalmente impedire lo scandalo di processi bloccati dalla tagliola del tempo. Processi che finiscono nel nulla dopo una o addirittura due sentenze di condanna“. Donatella Ferranti commenta così il via libera della commissione Giustizia della Camera alla nuova disciplina della prescrizione. Il testo, su cui hanno lavorato i relatori Sofia Amoddio (Pd) e Stefano Dambruoso (Sc) e che tiene conto del ddl governativo e delle pdl di iniziativa parlamentare, sarà in aula lunedì per la discussione generale: “Finalmente, dopo dieci anni, mandiamo in archivio la ex Cirielli, una legge perniciosa che dimezzando i tempi di prescrizione ha creato vere e proprie sacche di impunità”. A giudizio della presidente della commissione Giustizia, il provvedimento, “sospendendo la prescrizione per due anni dopo la condanna in primo grado e per un altro anno se confermata in appello, è un buon punto di incontro tra pretesa all’oblio, pretesa punitiva, diritti delle vittime e garanzie dell’imputato”.
Ferranti, in particolare, richiama l’attenzione sull’aumento della metà dei tempi di prescrizione per i reati di corruzione: “Al di là della girandola di numeri che si sono sentiti in questi giorni, è difficile contestare il principio che reati così gravi, e soprattutto di così difficile emersione perché fondati necessariamente su un patto omertoso, non debbano prevedere un congruo termine per l’accertamento e lo svolgimento del processo. Organismi come l’Ocse o il Greco ce lo chiedono ormai da anni”.