Grazie, Presidente. Colleghi, la sua ricostruzione dei fatti, Ministro, è convincente e nello stesso tempo affonda nel percorso che ci ha portato all'approvazione del decreto antiterrorismo in questa determinazione nella lotta al terrorismo.
Vorrei soltanto ricordare all'Aula che, oltre a quello che è accaduto ieri, negli ultimi mesi i nostri servizi e le nostre forze dell'ordine hanno smantellato in Veneto una rete di reclutamento che aveva una testa di ponte nei Balcani, che in Sardegna è stata sgominata una filiera di Al Qaeda con legami in Pakistan molto seria e che ieri c’è stato questo provvedimento in concorso con le autorità tunisine.
Lo dico perché, siccome non è così in tutti i Paesi, prima di tutto bisognerebbe essere riconoscenti verso le nostre forze dell'ordine, i nostri servizi, che ce la mettono tutta per proteggere il Paese e la nostra sicurezza nazionale (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Scelta Civica per l'Italia e Area Popolare (NCD-UDC) e di deputati Forza Italia – Il Popolo della Libertà – Berlusconi Presidente) e talvolta bisogna partire dall'orgoglio di sé perché questo avviene con buon senso, cercando nello stesso tempo di capire meglio il fenomeno.
Nessuno ha mai escluso che sui barconi ci possa essere qualcuno che ha a che fare con il radicalismo e i movimenti terroristici. Tuttavia, come dice il Ministro, non ci sono evidenze, anzi – su questo invito tutti a guardare i fatti – la maggior parte delle cose che abbiamo avuto di fronte hanno altri canali: il canale del Veneto veniva via terra, dalle zone dei Balcani, per altre vie. Così come per altri aspetti siamo di fronte in questo episodio ad un caso differente, ma – questo è il punto – bisogna ribadire che, di fronte a questo caso differente, il Paese è stato pronto così come altri non lo sono stati, perché ha funzionato il monitoraggio e io penso, da questo punto di vista, che l'invito che dobbiamo fare è di non abbassare la guardia, di farlo sempre di più.
Ma vorrei, da questo punto di vista, sottolineare che ci sono alcune cose che abbiamo voluto, che ha voluto questo Parlamento, tutto insieme, approvando più largamente della semplice maggioranza il decreto antiterrorismo, che hanno profondamente funzionato: prima di tutto lo scambio di informazioni, che prima del decreto antiterrorismo non era così forte. Con la Tunisia c’è stato, da subito, uno scambio di informazioni reciproco e importante. Ha funzionato il lavoro di squadra fra l’intelligencee la polizia e anche questo è un punto che, a mio avviso, va fortemente visto. Ha funzionato il monitoraggio dei dati, perché, se noi non avessimo avuto i dati in possesso, anche a fronte di uno sbarco, oggi non potremmo avere vantato questo successo. Ha funzionato, quindi, il decreto-legge.
Vedete – e voglio chiudere, perché qui viene la parte meno piacevole del mio intervento –, se un grande Paese si divide di fronte alla sfida che ha di fronte... Io vorrei ricordare una cosa, che nel momento in cui noi facevamo questa operazione, a Peshawar veniva ucciso uno dei capi dell'antiterrorismo pakistano, veniva ucciso da un'organizzazione qaedista talebana che si chiama TLP e questa cosa, che avviene nelle stesse ore, simboleggia del fatto che siamo di fronte a una sfida globale, nella quale non si sa dove si colpisce, non si sa chi lo fa, perché le organizzazioni sono diverse e talvolta sono slegate fra loro. È una sfida troppo grande. Vedete, un grande Paese si vede da come si riconosce nella propria bandiera, nei propri fondamentali, nella propria democrazia, ma si vede anche da come lo spirito di parte sa mettersi di lato rispetto alle cose serie, alla sicurezza del Paese. Non si possono usare questi temi per la campagna elettorale, è un danno al Paese (Applausi dei deputati dei gruppi Partito Democratico, Area Popolare (NCD-UDC), Scelta Civica per l'Italia, Sinistra Ecologia Libertà e Per l'Italia-Centro Democratico) !
Noi dobbiamo combattere questa sfida insieme, lo dobbiamo fare con saggezza e determinazione, perché solo così si batte il terrorismo globale e anche oggi, credo, dobbiamo darne la prova (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).
Data:
Giovedì, 21 Maggio, 2015
Nome:
Andrea Manciulli