Dichiarazione di voto
Data: 
Mercoledì, 3 Giugno, 2015
Nome: 
Giuseppe Guerini

A.C. 1335-A ed abbinata

Grazie Presidente. Il gruppo del Partito Democratico esprime il proprio apprezzamento per il provvedimento che questa sera è all'approvazione di questa Camera. Mi limito a sintetizzare i due motivi principali, i due aspetti fondamentali e sostanziali, su cui si basa il nostro voto favorevole e il nostro apprezzamento per il provvedimento dell'azione di classe. 
  È un provvedimento che amplia l'accesso alla giustizia da parte dei cittadini italiani. Questo è, per così dire, reso emblematico anche semplicemente dal passaggio della norma che transita e esce dal recinto del codice del consumo per entrare in quello del codice di diritto e del codice di procedura civile, simbolizzando il fatto che non è più uno strumento di tutela e di difesa solo per consumatori e clienti, ma diventa uno strumento appannaggio di tutti i cittadini italiani. 
  In secondo luogo e in seconda battuta è perché si introduce, finalmente, per potenziare veramente questo strumento, una possibilità di adesione dopo la sentenza che accoglie la domanda. Quindi ne esce sicuramente rafforzata l'efficacia dello strumento e si realizza un compromesso avanzato e virtuoso tra la modalità opt-in, cioè la modalità di adesione preventiva che è propria dei sistemi continentali e dei sistemi di civil law, e la modalità opt-out che, invece, è quella che prevede l'estensione nei confronti di tutti i membri della classe, che è caratteristica dei sistemi anglosassoni e, quindi, dei sistemi di common law e che in qualche modo aveva determinato il maggiore successo di questo strumento di tutela nei sistemi, appunto, anglosassoni e nel sistema statunitense in primis
  Credo che con la modifica che è stata apportata, con l'introduzione di questo strumento e con la possibilità di adesione successiva all'accoglimento della domanda, si realizzi, appunto, un compromesso virtuoso tra queste due tendenze, che sono davvero molto differenziate tra i sistemi continentali e quelli anglosassoni. Credo che ne possa derivare un potenziamento dell'efficacia di quest'azione e di questo strumento che ne potrà decretare il successo. 
  A proposito di compromesso virtuoso, ovviamente mi corre l'obbligo anche di fare riferimento al compromesso che si è realizzato e che veniva poc'anzi ricordato anche dal relatore, nei rapporti tra maggioranza e opposizione. Ricordo che questo è un provvedimento che è stato iscritto in capo alla minoranza e che è stato poi riformulato in maniera anche radicale e molto approfondita in una serie di colloqui e in una serie di incontri nel lavoro che è stato fatto in Commissione, nel lavoro emendativo e nel rapporto con il Governo e, quindi, tra Governo, maggioranza e opposizioni. 
  Quindi, è un provvedimento iscritto in capo alla minoranza che viene radicalmente riformulato dal Governo e dalla maggioranza e, come ho già avuto modo di dire durante la discussione sulle linee generali, non faccio nessun appello alla concordia, anche perché credo fermamente nella distinzione dei ruoli. Credo che ognuno debba fare il lavoro per il quale è stato eletto ed è stato mandato alla Camera, quindi credo fermamente nella distinzione dei ruoli fra la maggioranza e la minoranza. Mi limito semplicemente a rivendicare con forza lo spirito collaborativo e il senso di responsabilità che ha animato la maggioranza e il Partito Democratico segnatamente nell'approvazione di questo provvedimento. Mi aspetto che, nell'ambito dei provvedimenti che arriveranno da domani all'esame dell'Aula di questa Camera, la minoranza possa abbandonare, o quanto meno limitare, le obiezioni e le contestazioni strumentali, per dedicarsi al raggiungimento del risultato positivo per tutti i cittadini italiani. Onorevole Bonafede, lei dice che questa è la prova del nove rispetto al fatto che il MoVimento 5 Stelle non dice solo dei «no». Effettivamente l'abbiamo sperimentato durante il lavoro in Commissione: quando anche voi vi siete trovati a dover fare la parte della maggioranza, sostanzialmente di chi propone un provvedimento, avete per fortuna tirato fuori atteggiamenti che sono stati ben diversi da quelli cui solitamente siamo abituati e, con grande moderazione, con grande equilibrio, siete riusciti a portare a casa un risultato in collaborazione con questa maggioranza e questo partito. Però, la prova del nove è quella che ci attende adesso, perché quando si è proponenti di un provvedimento è chiaro che si tenda ad allargare, si tenda a mediare e si tenda ad essere equilibrati. Mi auguro che da domani questo stesso spirito collaborativo, questa stessa esigenza di mettere d'accordo tutti, o quanto meno di raggiungere compromessi virtuosi, non sia vissuta dal MoVimento 5 Stelle sempre come un compromesso al ribasso, come il fatto che la maggioranza ceda su una serie di principi e che cerchi sempre di approvare dei provvedimenti al ribasso. Si prenda l'occasione, anche con l'approvazione di questo provvedimento, per capire che, se si tengono davvero a mente gli interessi dei cittadini, la mediazione e il compromesso non sono parole assolutamente da evitare nel proprio vocabolario ma sono semplicemente la prassi democratica che contraddistingue ogni forza politica matura. Per tutti questi motivi, concludo annunciando il voto favorevole del Partito Democratico (Applausi dei deputati del gruppo Partito Democratico).