Per sapere – premesso che:
il Governo si appresta ad attuare una serie di azioni di sostegno all'innovazione del sistema industriale italiano finalizzate a rilanciare la produttività e colmare il gap tecnologico con i concorrenti europei;
a partire dal 25 e dal 30 giugno 2015, sarà possibile presentare sia le domande per il bando «Agenda digitale», volto a sostenere progetti in grado di esercitare un significativo impatto sullo sviluppo del sistema produttivo e dell'economia del Paese, attraverso la creazione di un mercato digitale unico, sia per il bando «Industria sostenibile», per progetti finalizzati a perseguire un obiettivo di crescita sostenibile e promuovere un'economia efficiente sotto il profilo delle risorse, più verde e più competitiva; per gli interventi sono stati stanziati, a valere sul fondo per la crescita sostenibile, complessivamente 400 milioni di euro;
a partire dal 1o luglio 2015 e fino al 25 settembre 2015, partiranno le domande di agevolazione per lo sviluppo dell'artigianato digitale e della manifattura sostenibile; l'intervento per il quale sono stati stanziati oltre 9 milioni di euro è finalizzato a sostenere programmi innovativi, localizzati sull'intero territorio nazionale e realizzati da reti di imprese, per la diffusione, la condivisione e lo sviluppo produttivo delle tecnologie di fabbricazione digitale;
sembrerebbe imminente la pubblicazione del decreto attuativo sul credito d'imposta per le attività di ricerca e sviluppo introdotto dalla legge di stabilità per il 2015 a favore delle imprese che finanziano progetti di ricerca in università o enti pubblici di ricerca o che assumono ricercatori o profili altamente qualificati;
un sintetico rapporto denominato «Industria 4.0», stilato dalla società di consulenza Roland Berger strategy consultants gmbh, sta riportando l'attenzione dei Governi europei sul tema, per far comprendere opportunità e rischi connessi alla rivoluzione digitale in corso;
secondo lo studio, l'Europa dovrebbe porsi l'obiettivo di tornare a rappresentare il 20 per cento di valore aggiunto nel settore manifatturiero, rispetto al 15 per cento attuale, attraverso investimenti pari a circa 1.300 miliardi di euro nei prossimi 15 anni – in media 90 miliardi di euro all'anno – che potrebbero portare ad un aumento occupazionale di circa il 6 per cento nei prossimi dieci anni;
per rafforzare l'azione intrapresa dal Governo, anche secondo il modello prospettato da «Industria 4.0», è necessario un processo di digitalizzazione capace di coinvolgere l'intera filiera industriale –:
quali siano, al riguardo, le valutazioni del Ministro interrogato e quali iniziative intenda intraprendere al fine di rafforzare le forme di cooperazione tra pubblico e privato nell'ambito della definizione dei piani operativi dei fondi strutturali per il 2014-2020.
Seduta del 17 giugno 2015
Illustra Caterina Bini, risponde Guidi Federica, Ministra dello sviluppo economico, replica Luigi Taranto
Illustrazione
Grazie, Presidente. Il Governo si sta apprestando a mettere in campo tutta una serie di azioni per rilanciare la produttività e colmare il gap tecnologico. Tra queste, vi sono le questioni riguardo al bando dell'agenda digitale, al bando dell'industria sostenibile, così come anche le domande per l'agevolazione e per lo sviluppo dell'artigianato digitale e la manifattura sostenibile, su cui sono stati investiti diversi milioni di euro. Sembrerebbe anche imminente la pubblicazione del decreto attuativo sul credito d'imposta per l'attività di ricerca e sviluppo, introdotto dalla legge di stabilità 2015. A queste si aggiunge il rapporto industria 4.0, che prevederebbe per l'Europa di tornare a rappresentare il 20 per cento di valore aggiunto nel settore manifatturiero. Anche alla luce di questo rapporto, immaginando che ci serva una digitalizzazione di tutto il sistema manifatturiero, chiediamo al Governo quali siano al riguardo, per i fondi strutturali 2014-2020, le azioni che si vogliono intraprendere.
Risposta del governo
Grazie, Presidente. Io rispondo agli onorevoli interroganti che, certamente, il rilancio della manifattura, della promozione, dell'innovazione e della digitalizzazione dei processi produttivi, sono certamente tra le principi priorità per il Governo e per il Paese.
In particolare stimolare anche un'evoluzione nel nostro settore manifatturiero, nella direzione di una cosiddetta Industria 4.0, è uno degli asset strategici dell'azione di questo Governo. A questo scopo noi abbiamo costituito con il Ministero dello sviluppo economico una task force e, in esito ai suoi lavori, presto pubblicheremo anche un documento di posizionamento strategico nazionale. Stiamo anche inoltre predisponendo una strategia nazionale di ricerca e innovazione per sfruttare al meglio proprio il nuovo ciclo di programmazione dei fondi europei per il 2014-2020 anche attraverso azioni coordinate con tutte le amministrazioni coinvolte, a partire da quelle regionali.
Abbiamo individuato cinque aree tematiche di un'economia sull'industria intelligente e sostenibile. Il Governo sta predisponendo anche uno specifico programma a valere sul fondo sviluppo e coesione, nel quale sono previsti anche interventi, destinati a stimolare innovazione tramite la domanda pubblica. Il programma operativo nazionale «Imprese e competitività 2014-2020», in via di approvazione da parte della Commissione europea, concorre per circa 1,2 miliardi di euro al perseguimento degli obiettivi di ricerca, sviluppo e innovazione. In tale ambito rientrano ad esempio salute, sicurezza e qualità della vita, alimentazione e benessere, agenda digitale, smart communities, sistemi di mobilità intelligente, ecologia integrata, patrimonio culturale, design, made in Italy e industria della creatività, aerospazio e difesa.
Sempre in tema di innovazione, lo scorso 28 maggio, è stato firmato il decreto che disciplina il credito di imposta per ricerca e sviluppo che in questo momento è all'esame della Corte dei conti per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Abbiamo inoltre finanziato con 300 milioni di euro progetti di ricerca e sviluppo nei settori tecnologici individuati nell'ambito di Horizon 2020 e, con il medesimo approccio, ne destineremo ulteriori 400 milioni alle imprese che investono in grandi progetti di ricerca e sviluppo.
Con provvedimento del 28 maggio abbiamo chiarito termini e modalità per la presentazione delle istanze e i criteri di valutazione per i bandi Industria sostenibile e ICT-Agenda digitale. Le istanze potranno essere presentate a partire dal prossimo 25 giugno. Sui temi, infine, dell'artigianato digitale e della manifattura sostenibile, a partire dal 1o luglio, potranno essere presentate le domande per la concessione di agevolazioni in favore di aggregazioni di imprese, volte a promuovere attività innovative. I termini e le modalità per la presentazione delle domande e anche i criteri di valutazione sono stati definiti già con decreto dell'11 maggio 2015.
Replica
Grazie Presidente. Signora Ministro, desidero anzitutto manifestare la soddisfazione degli interroganti tutti per la risposta ricevuta, soddisfazione perché ne emerge la conferma della consapevolezza del ruolo cruciale delle politiche di accompagnamento e di impulso all'innovazione del nostro sistema produttivo, ruolo cruciale, perché come ha avuto modo di osservare tra l'altro il governatore Visco nelle considerazioni finali di quest'anno, non vi è dubbio che il ritorno ad una crescita che sia in grado di generare nuova occupazione richiede, tra l'altro, la prosecuzione degli impegni di innovazione per adeguarsi alle nuove tecnologie e alle nuove regole della competizione globale.
Da questo punto di vista, l'Internet delle cose e dei servizi sta generando la prospettiva della realizzazione di un modello di manifattura, di nuova manifattura, che viene contraddistinta appunto dalla sigla Industria 4.0 oppure, come anche si dice in maniera forse un po’ enfatica, dal modello della quarta rivoluzione industriale. In buona sostanza si tratta dell'applicazione integrale del processo di digitalizzazione all'intera filiera industriale, secondo un modello in grado di generare nuove piattaforme produttive e nuovi modelli di business.
Bene, dunque, i passi che si muovono in questa direzione, bene l'apertura della fase operativa dei nuovi bandi per agenda digitale e per industria sostenibile. Ed è importante, per così dire, la conclusione del procedimento che porterà alla pubblicazione del decreto in materia di credito di imposta per ricerca e sviluppo. Ma non vi è dubbio che occorre accelerare, accelerare con il documento di posizionamento strategico che ella, signor Ministro, ha testé ricordato, ma accelerare anche in direzione di una rafforzata capacità di collaborazione tra pubblico e privato, anche particolarmente con riferimento all'utilizzazione delle risorse europee. Torno ancora una volta alle considerazioni del governatore Visco, che anche da questo punto di vista ha segnalato un certo ritardo del sistema imprenditoriale italiano e della capacità di fare sistema proprio sul versante dell'innovazione.