Data: 
Giovedì, 25 Giugno, 2015
Nome: 
Michele Pompeo Meta

Grazie Presidente, in una vicenda così complessa che si è verificata diverse settimane fa è stato difficile, nonostante anche il tentativo della Commissione che presiedo e del Parlamento, di avere le legittime e tempestive informazioni rispetto a un episodio molto grave. Io non per manierismo vorrei ringraziare davvero lo sforzo fatto dal Ministro, perché offre al Parlamento e a tutti noi, all'opinione pubblica, un quadro di conoscenza che, in qualche modo, definisce i confini di un contesto all'interno del quale ogni attore è chiamato a mettere in campo delle azioni finalizzate, innanzitutto, a cercare la verità, perché questo lo si deve a tutti. 
Dovremmo innanzitutto sapere e conoscere le ragioni dell'incendio e naturalmente anche tutte le altre azioni che con quella tempistica sono state messe in campo per governare davvero l'emergenza. Io la ringrazio perché – ripeto – il suo intervento e i suoi argomenti consentono di rifuggire da facili allarmismi né tanto meno coprono eventuali responsabilità che vanno accertate, innanzitutto dalla magistratura. Ho apprezzato lo stile del Governo e anche quello suo nei confronti dell'autonomia della magistratura, perché c’è materia per indagare, come pure credo che siano definiti gli elementi che invece attengono alle azioni che vanno messe in campo da parte degli enti di vigilanza, delle autorità di controllo, dell'ENAC, del Governo e anche degli organismi sanitari. Il quadro mi pare davvero molto chiaro e condivido il fatto che bisogna mettere in campo ogni azione possibile per ripristinare al più presto possibile l'intera operatività dell'aeroporto, che è un hub internazionale. È uno scalo dove transitano, tra partenze e arrivi, oltre 40 milioni di persone, dato che indica anche la complessità dell'organizzazione. Noi dobbiamo coniugare, signor Ministro – lei lo ha detto –, la sicurezza, la verità e l'efficienza. Mi auguro che la magistratura concluda questa fase di indagine e individui, se ci sono, anche le responsabilità, ma quello che urge immediatamente è mettere in campo delle sacrosante azioni che valgono per l'oggi e per il futuro. Innanzitutto, sappiamo che entrerà in vigore una normativa più rigorosa, questo chiama in causa il ruolo delle società di gestione, anche dal punto di vista degli investimenti. Fiumicino è un hub internazionale; stiamo discutendo proprio in queste ore, in queste settimane, il piano degli aeroporti e sappiamo che, da questo punto di vista, le politiche messe in campo prevedono, attraverso una razionalizzazione molto efficace, lo sviluppo anche di questa modalità di trasporto. Il piano degli aeroporti credo abbia un senso perché fa tornare in capo allo Stato – ed era ora – le competenze esclusive sulla materia degli aeroporti. Dico questo, signor Ministro, e mi avvio alle conclusioni: la magistratura faccia il suo corso, ma noi dobbiamo vigilare affinché anche le società di gestione mettano in campo tutte le azioni tese a rafforzare la sicurezza e l'efficienza. Su Fiumicino ci sono tanti investimenti; se c’è bisogno, l'affidabilità degli impianti va sottoposta anche a stress-test. Abbiamo bisogno che sull’hub di Fiumicino si faccia anche una riflessione sia sulle vie di accesso sia sulle vie di fuga, sulle via d'uscita dall'aeroporto.
Questo vale sia per i collegamenti ferroviari, per i collegamenti autostradali e per quanto concerne la modalità dell'unico hub che esiste nel nostro Paese.